Sotto il segno del Giappone, un Giappone dilaniato a cui tendere concretamente la mano, prenderà il largo venerdì 29 aprile la tredicesima edizione del Far East Film Festival. Un’edizione caratterizzata dal più alto numero di pellicole e di attività collaterali in programma, senza dubbio, ma anche, appunto, da FEFF For Japan, una raccolta di fondi che sarà poi devoluta alla Civic Force nipponica.
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Legata all’acquisto del gadget da sempre più venduto, cioè la borsa marchiata Far East Film, l’iniziativa ha coinvolto anche l’illustratore Guido Scarabottolo (suo il disegno sulle borse) e l’allenatore della Nazionale di calcio giapponese, Alberto Zaccheroni, protagonista di un videomessaggio che sarà proiettato nel corso delle nove giornate: «Credo che nessun altro popolo sia compatto come loro. E con questa compattezza riusciranno a fare miracoli…».
Opening Night del 29 aprile. Tre i titoli d’apertura – Welcome To Shama Town, Night Fishing e The Lost Bladesman – e due le sorprese: il video sull’ultimo Far East Film, girato dal documentarista Alberto Fasulo, e la performance del celebre Don Menza, padre dell’altrettanto celebre Nick dei Megadeath, che incanterà la platea del Teatro Nuovo con il suo leggendario sax! Attivo anche a Hollywood, Menza farà idealmente da tramite fra Occidente e Oriente introducendo la tripletta iniziale…
Pellicola d’azione e di mistero, firmata dall’esordiente Li Weiran, Welcome To Shama Town è una totale immersione in una Cina sconosciuta, in un Oriente che porta con sé il sapore del vecchio West. Classe 1975, il regista proviene dal mondo della pubblicità e del videoclip ed è uno dei nuovi nomi che il FEFF13 sottoporrà all’attenzione del panorama cinematografico occidentale. Quanto a Night Fishing, reduce dall’ultima Berlinale, non serve certo ricordare che porta la firma del genio coreano Park Chan-wook (vecchio amico del festival udinese, autore dei leggendari Old Boy e Lady Vendetta) e che è stato interamente girato usando un iPhone! Infine, per la gioia di tutti del genere wuxiapian, ecco The Lost Bladesman diretto a quattro mani dagli hongkonghesi Alan Mak e Felix Chong (già autori dell’indimenticabile saga di Infernal Affairs).
Edizione record, accennavamo all’inizio, ed ecco tutti i numeri: 50 i film in concorso, 22 le commedie della retrospettiva Asia Laughs! e 15 i pink movie della sezione erotica (una World Premiere, 15 anteprime internazionali, 18 europee e 14 anteprime italiane). 12 paesi – Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Thailandia, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Vietnam, Taiwan e, new entry, Mongolia – saranno rappresentati dalle 87 pellicole (scelte tra 450) per mostrare al pubblico ciò di cui è capace l’Estremo Oriente: un’instancabile fucina di idee, stili e novità!
Novità che, come tradizione vuole, non mancano neppure sotto i riflettori del FEFF, a cominciare dall’app per iPhone (già scaricabile) e dalla terza lingua che affiancherà l’italiano e l’inglese nei programmi di sala: il friulano. Un omaggio alle radici del Festival ma anche alla sua filosofia: quella di ponte fra culture solo apparentemente lontane…
Altro elemento di forte novità, quest’anno, sarà l’utilizzo continuato di 2 sale: alle proiezioni del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” (1.200 posti), dal mattino a mezzanotte, si affiancheranno infatti le proiezioni pomeridiane e notturne del Visionario (Sala Astra, 300 posti), offrendo così un minimo di 11 film al giorno fino a un massimo di 13.
Infine, sempre parlando di novità, ricordiamo che accanto al Gelso d’oro e al Gelso nero (cioè il premio del pubblico e il premio degli accreditati Black Dragon) ci sarà per la prima volta un Gelso d’oro alla carriera e verrà consegnato all’attore e regista hongkonghese Michael Hui.
Dalla collaborazione tra il Far East Film Festival e Technicolor Asia, inoltre, deriverà l’assegnazione di un premio speciale di 25 mila dollari in servizi per la post produzione ad un regista asiatico di uno dei 50 film presenti nella sezione ufficiale del Festival.