UDINE – La quindicesima edizione del Far East Film Festival di Udine si aprirà, simbolicamente, sotto il segno della pace: venerdì 19 aprile alle 20.00 l’opening night prenderà, appunto, il via con la consegna del Gelso d’oro alla carriera a un grande uomo di pace: mister Kim Dong-ho, l’alfiere mondiale della cultura coreana.
Regista, attore, storico direttore del Festival di Busan (la Cannes d’Oriente), Kim ha infatti diffuso il verbo creativo della sua terra quand’era ancora in massima parte sconosciuto agli occhi occidentali. Quest’azione costante, non a caso, ha coinciso con lo straordinario rinascimento del cinema coreano, dalla fine degli anni Ottanta agli anni Novanta, poi culminato nella consacrazione di autentiche eccellenze come Park Chan-hook, Kim Jee-woon e Bong Joon-ho.
«Premiare Kim – spiegano Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, i coordinatori del FEFF – rappresenta, per noi, un gesto di rispetto e riconoscenza, ma anche un segnale forte di resistenza, per dimostrare la necessità intellettuale di un parlare di cinema e di un vivere di cinema. Kim è un motivo di ispirazione costante e anche la dimostrazione che i festival e il lavoro di ricerca, anche oggi tra le mille difficoltà, siano un qualcosa di imprescindibile per la circolazione delle idee».
Nato dalla collaborazione tra il Far East Film Festival e Idea Prototipi® (l’azienda di Udine che unisce la lavorazione del metallo alla tecnologia più avanzata), il Gelso è il premio ufficiale del Far East Film. Prima di Kim Dong-Ho, il prezioso riconoscimento è stato assegnato al due icone tanto popolari quanto autorevoli: il maestro della risata Michael Hui e un regista ormai leggendario come Johnnie To.