Dopo Joe Hisaishi, Jackie Chan, Sammo Hung, Johnnie To, Kim Dong-ho, fondatore del Festival di Busan, Michael Werner della Fortissimo e la super produttrice Nansun Shi, anche due assoluti giganti del #FEFF19 riceveranno il Gelso d’Oro alla Carriera (realizzato dall’azienda friulana Idea Prototipi®): stiamo parlando del mitico Feng Xiaogang, lo “Spielberg cinese”, che verrà premiato martedì 25 aprile, e di una delle massime icone popolari del cinema hongkonghese, Eric Tsang, che verrà premiato giovedì 27 aprile!
Super star del Far East Film da tempo immemorabile, Feng Xiaogang ha regalato al Festival tantissime emozioni: basti pensare a Be There Or Be Square (1999), A World Without Thieves (2004), The Banquet (2006), Assembly (2007), If You Are the One (2008), Aftershock (2010), Personal Tailor (2013), tutti presentati a Udine e tutti amatissimi dalla tribù fareastiana. Oltre a essere un regista abile nel destreggiarsi tra cinema commerciale e cinema d’autore, Feng (non va dimenticato) è anche un attore talentuoso, uno sceneggiatore e produttore molto prolifico. I suoi film, in patria, segnano puntualmente il record d’incassi, come la commedia romantica If You Are the One nel 2008 o come la sua ultima (splendida!) fatica, I Am Not Madame Bovary, che vedremo sul grande schermo del Teatro Nuovo il 25 sera. Un toccante ritratto di donna che lotta per la sua dignità fino alla fine, interpretata dalla splendida super diva Fan Bingbing!
Uno sguardo alla trama? Li Xuelian e suo marito fingono di divorziare per ottenere un appartamento in città. Una volta ottenuta la casa il marito la abbandona. Li Xuelian prima cerca una soluzione pacifica, poi medita un crimine ma entrambe le vie non porta a nulla. Comincia allora un’inesauribile lotta contro il colosso burocratico cinese. Riuscirà a sconfiggerlo? Film satirico, elegante e visivamente audace, I Am Not Madame Bovary non rappresenta solo un nuovo vertice nella storia di Feng Xiaogang, ma un nuovo vertice nella storia del cinema orientale!
Cinema che, ovviamente, anche il programma della quarta giornata esplora con passione e curiosità, spaziando dalla Corea del Sud al Giappone, dalle Filippine a Hong Kong, fino a un titolo che è impossibile non segnalare: 52 Hz, I Love You di Wei Te-scheng, l’attesissimo La La Land taiwanese!
TEATRO NUOVO
Ore 9.00
Canola
di Chang
(Corea del Sud, 2016)
Sublime performance di due grandi attrici per un commovente compendio del melodramma.
FEFF Talks
Sotto i riflettori, dalle 10.00 alle 10.30, il nuovo cinema giapponese. A seguire, dalle 10.40 alle 11.40, ci si sposta in Thailandia, Malesia e Laos (con l’incredibile Mattie Do)!
Ore 11.05
Love And Other Cults
di Uchida Eiji
(Giappone, 2017)
Una storia di formazione anticonvenzionale, una commedia ruvida e un tuffo nelle pieghe oscure della società giapponese, il tutto permeato da una cupa ironia.
Ore 12.50
52 Hz, I Love You
di Wei Te-scheng
(Taiwan, 2017)
Ambientato a Taipei nel giorno di S. Valentino, una raccolta di storie d’amore che esplodono in un misto tra commedia sentimentale e musical, con una serie di personaggi innamorati più o meno felicemente. Con un ritmo alla La La Land, 52Hz I Love You trionfa grazie al sentimento, che esprime in modo ardente attraverso un gran numero di canzoni che definiscono l’atmosfera, sviluppano i personaggi, forniscono delle spiegazioni e celebrano l’amore!
Ore 15.00
The Last Princess
di Hur Jin-ho
(Corea del Sud, 2016)
Una sensazionale performance attoriale che impreziosisce un dramma dove, oltre alla storia, anche la passione è autentica.
Ore 17.20
My Uncle
di Yamashita Nobuhiro
(Giappone, 2016)
Yamashita sfodera la sua comicità stralunata con un protagonista fannullone e dedito ai piaceri senza complicazioni. E come dargli torto!
Ore 19.30
I Am Not Madame Bovary
di Feng Xiaogang
(Cina, 2016)
Li Xuelian e suo marito fingono di divorziare per ottenere un appartamento in città. Una volta ottenuta la casa il marito la abbandona. Li Xuelian prima cerca una soluzione pacifica, poi medita un crimine ma entrambe le vie non porta a nulla. Comincia allora un’inesauribile lotta contro il colosso burocratico cinese. Riuscirà a sconfiggerlo? Capolavoro di Feng Xiaogang, un film satirico, elegante e visivamente audace. Un nuovo vertice del cinema cinese.
Ore 22.00
Seclusion
di Erik Matti
(Filippine, 2016)
Horror a sfondo teologico e incursione nell’inconscio della fede; ambiguo e disturbante come la sua impressionante protagonista. Colpo grosso di Matti!
VISIONARIO
Ore 15.00
Kung Fu Hustle
di Yamashita Nobuhiro
(Giappone, 2004)
Il film che ha portato ufficialmente Stephen Chow alla ribalta internazionale è una straordinaria ed esplosiva miscela delle sue ispirazioni, da Bruce Lee agli anime giapponesi, dagli Shaw Brothers ai cartoni animati Looney Tunes.
Ore 17.10
The Grandmaster
di Johnnie To
(Hong Kong, 2013)
Il racconto della vita del maestro di arti marziali Ip Man secondo Wong Kar-wai è una grandiosa epica sulle filosofie, le tradizioni e le leggende che costituiscono il mondo delle arti marziali.