11 maggio 2011: Raffaele Bendandi ha predetto un terremoto a Roma

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Domani è il giorno in cui Raffaele Bendandi, quello che gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno definito ciarlatano, ha detto che Roma dovrebbe venir rasa al suolo da un terribile terremoto.
Ma come si stanno preparando i romani a questa evenienza?

Leggo.it:…in tantissimi dopodomani hanno preso il giorno di ferie, non manderanno i figli a scuola, lasceranno persino la città, sperando così di salvarsi dalla scossa. Dati alla mano i dipendenti comunali sono pessimisti: mercoledì hanno preso le ferie il 18% in più dei lavoratori presenti in ufficio l’11 maggio 2010. Un caso? Forse, ma è quantomai curioso. Altro discorso riguarda le scuole: in particolare per asili, elementari e medie dopodomani si prevedono aule deserte. (…) c’è anche chi lo sfida: sono i ricercatori della Sapienza. I docenti del dipartimento di Scienze della terra hanno organizzato proprio per mercoledì un convegno dal titolo: Aspettando il terremoto che verrà: conoscere i terremoti e capirne gli effetti per imparare a difenderci. L’incontro sarà l’occasione per esorcizzare le paure collettive riflettendo sulle cause che da tempo scatenano questi eventi disastrosi.

Le previsioni “azzeccate”

A Bendandi si rimprovera in effetti di non individuare mai un epicentro, ma solo una vasta area.

Azzeccò il sisma del 21 dicembre 1923 in centro America; quello del 2 gennaio 1924 nella penisola Balcanica. E infine avrebbe anche predetto il terremoto del Friuli nel 1976.
Tra i suoi appunti legati al 2011 c’è anche l’11 marzo. Sì, la data della terribile catastrofe in Giappone. Ma senza luogo.

Anche la protezione civila ha aperto una pagina sul suo sito dedicata a questa “previsione”, qui il link