Grande entusiasmo nei partecipanti alla 25 edizione delle Giornate FAI di Primavera, che hanno davvero apprezzato le 32 aperture nelle 11 località in Friuli Venezia Giulia. Nonostante il tempo incerto di domenica, con pioggia e vento in alcune delle località coinvolte, sono state oltre 17.520 le visite nei due giorni di apertura.
Numeri resi possibili dall’eccezionalità dei beni aperti al pubblico, in molti casi normalmente chiusi o difficilmente accessibili, dall’impegno e dalla disponibilità di 120 volontari e oltre 560 Apprendisti Ciceroni®.
“Il vero risultato per i volontari del FAI è quello che vedono negli sguardi dei partecipanti alle Giornate di Primavera: occhi increduli dei bambini, ammirati degli adulti, e soddisfatti dei proprietari dei luoghi e dei responsabili delle Istituzioni che li hanno concessi al FAI per questo speciale fine settimana. – ha dichiarato Tiziana Sandrinelli, Presidente Regionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano per il Friuli Venezia Giulia – Come ogni anno le Giornate FAI di Primavera dimostrano che tanti cittadini e numerosi turisti aspettano con interesse l’appuntamento con la “grande bellezza” del ricco patrimonio storico, artistico e ambientale del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un pubblico davvero trasversale, di varie età, composto da persone desiderose di conoscere meglio ciò che le circonda e che anche grazie a quest’iniziativa sono più consapevoli di vivere in un Paese incredibile, a tratti fragile ma ricco di risorse. Il FAI è convinto che la bellezza architettonica, culturale e ambientale possa essere un’occasione preziosa per lo sviluppo dell’Italia. Crescita economica e maggiore occupazione possono derivare da una migliore valorizzazione del nostro patrimonio, che è davvero unico al mondo”.
In particolare, in questi due giorni, 8.970 sono le presenze registrate in Provincia di Udine – realizzate tra San Daniele, Moimacco, Palmanova, Gemona, Tolmezzo, Bicinicco. Quasi 5.000 quelle nella sola Udine.
3.300 le visite a Trieste, tra l’“Ex Palazzo del Lloyd Triestino” ora sede della Giunta della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l’“Istituto Nautico Tomaso di Savoia”.
Ben 2.250 le visite in provincia di Gorizia, secondo l’itinerario “L’impronta dei Codelli nel Settecento Goriziano. Le dimore e i Luoghi della Famiglia” che connetteva “Villa Codelli” di Mossa con la “Cappella dell’Esaltazione della Croce” a Gorizia.
Quasi 3.000 le visite nei beni aperti a Sesto al Reghena (PN).
“Un grazie di cuore a tutte 4 le delegazioni del Friuli Venezia Giulia, ai Gruppi FAI di Cividale, Gemona, Palmanova, al Gruppo FAI Giovani del FVG, ai volontari e agli infaticabili apprendisti ciceroni®, che con la loro preziosa opera hanno contribuito in maniera determinante a far scoprire e riscoprire luoghi e atmosfere” continua la Presidente Sandrinelli. “Un sentito ringraziamento anche a tutti coloro che con le loro offerte e le iscrizioni al FAI, hanno compreso l’importanza di sostenere la nostra Fondazione nell’opera di tutela e salvaguardia del patrimonio, ai negozi che hanno ospitato nelle loro vetrine i materiali del FAI, e alle associazioni che hanno collaborato con la nostra Fondazione”.