25 aprile: 17 comuni aderiscono alla manifestazione di Cividale

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Il 25 aprile si commemora quest’anno anche a Cividale, in una celebrazione congiunta che conta sull’adesione di ben 17 Comuni (Latisana, Lignano Sabbiadoro, San Daniele del Friuli, San Giovanni al Natisone, Talmassons, Tarvisio, Codroipo, Chiopris Viscone, Corno di Rosazzo, Martignacco, Ovaro, Santa Maria la Longa, Reana del Rojale, Treppo Grande, Stregna, San Leonardo, San Pietro al Natisone) e della Provincia di Udine.

Insignita, assieme a Tolmezzo, della Medaglia d’Argento al Valor Militare per l’importante ruolo di difesa dei rispettivi territori, la città Cividale prenderà parte alle celebrazioni dalle 9.30 senza porsi come “alternativa” alle parallela manifestazione che si svolgerà, come ogni anno a Udine, bensì in parallelo, “perché è una festa di unità, non di divisione – precisa il Sindaco Cividale Stefano Balloch -, un’occasione in più per diffondere, specie alle nuove generazioni, i principi e i valori sui quali si regge la nostra democrazia”.

Cividale e Tolmezzo hanno sopportato dolorosi sacrifici delle loro popolazioni, che dovettero assistere ad eccidi, incendi, saccheggi e deportazioni, e per questo intendono confermare il valore del 25 aprile “quale ricorrenza civile di fondamentale importanza per il Paese, anniversario della conquista della libertà che segnò l’inizio del cammino verso quella Costituzione repubblicana che sancisce i valori di giustizia e di libertà, di solidarietà e di pace propri della nostra identità nazionale, che costituiscono altresì le basi di quel progetto di cooperazione e di sviluppo che è oggi l’Unione Europea”.

Questo, insomma, lo spirito dell’organizzazione della cerimonia congiunta a Cividale, che i comuni promotori, assieme agli enti e ai comuni aderenti, intendono conferire alla celebrazione nella convinzione che tale momento celebrativo – ospitato in una Città che a pieno titolo, per la sua storia, rappresenta una sede appropriata e giusta – rappresenti un’opportunità ulteriore, e quindi un arricchimento, per ricordare e riflettere su un periodo storico estremamente importante e travagliato per tutti gli italiani e in particolare per il Friuli, per decenni terra di confine tra l’occidente liberale e l’Est comunista.