Udine, 16 apr ’11 – Sono arrivati questa mattina a Lignano Sabbiadoro (Udine) i primi 25 immigrati tunisini provenienti da Lampedusa che saranno ospitati in Friuli Venezia Giulia. Il gruppo, partito ieri dal Sud Italia, e’ arrivato in pullman come previsto, ed e’ stato accolto al centro Getur di viale Centrale a Lignano, un villaggio vacanze attivo dalla fine degli anni Ottanta. (ANSA)
Accelerare i negoziati con i paesi del Nord Africa e in particolare con la Tunisia, per stringere accordi operativi ed organizzare pattugliamenti congiunti in collaborazione con le autorità tunisine, applicando la convenzione Onu di Montego Bay, in base alla quale sarà possibile concludere le operazioni di ricerca e soccorso con il rimpatrio in territorio tunisino. Lo scrive il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in una lettera inviata al commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom, ed al ministro dell’Interno ungherese (l’Ungheria è presidente di turno della Ue), Sandor Pinter. Il dibattito sviluppato in occasione dell’ultimo Consiglio Gai a Lussemburgo, osserva Maroni, “ha messo in luce come la situazione di criticità esistente in Nord Africa richieda una mobilitazione dell’Ue in termini concreti ponendo in essere una serie di misure urgenti”. Tra le misure che il ministro ritiene “si debba dare corso con immediatezza” c’é proprio il punto 5 delle conclusioni del Gai, che invita ad accelerare i negoziati con i paesi del Nord Africa per stringere accordi operativi e l’organizzazione di pattugliamenti congiunti. Questo dispositivo, secondo Maroni, “permetterà, se attivato immediatamente, di coadiuvare la parte tunisina nell’attività di prevenzione di partenza degli immigrati dalle proprie coste e rappresenterà un deterrente anche per le organizzazioni criminali coinvolte nel traffico dei migranti”.
CARD.BAGNASCO, SERVE SPIRITO ACCOGLIENZA – “Mi auguro che lo spirito di buon senso e accoglienza da parte di tutti, secondo la nostra tradizione, continui a realizzarsi”. E’ l’appello del presidente della Cei, e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco. “Spero proprio che non esista né il razzismo né la xenofobia nell’animo di nessuno”, ha poi aggiunto il presidente della Cei rispondendo alle domande di alcuni giornalisti sugli episodi di intolleranza che si sono verificati a Genova a proposito dell’imminente arrivo da Lampedusa di migranti nordafricani. “Penso e spero che possa essere monitorato nello stesso tempo – ha concluso Bagnasco – anche il timore che può esistere rispetto al nuovo, perché l’accoglienza deve sempre andare insieme alla sicurezza”.
ORDINANZA, 30 MLN PER PIANO ACCOGLIENZA – E’ stata firmata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, l’ordinanza sulle disposizioni urgenti per fronteggiare l’emergenza immigrazione. Per il piano di accoglienza e sistemazione degli extracomunitari arrivati vengono assegnati al Fondo della protezione civile 30 milioni di euro, “quale acconto rispetto al maggior stanziamento necessario per il superamento del contesto emergenziale”. Nella bozza che era circolata nei giorni scorsi i fondi messi a disposizione erano di 110 milioni di euro. L’ordinanza nomina il capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, commissario delegato per la realizzazione di tutti gli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza.
L’ordinanza si compone di sei articoli. Si prevede che il commissario delegato predisponga, in accordo con Regioni, Anci e Upi, il Piano per la distribuzione sul territorio nazionale, la prima accoglienza e la sistemazione dei nordafricani arrivati cui sia riconosciuto lo status di profughi o la protezione temporanea. Il Piano è articolato “in successive fasi di attuazione e basato sul’equa e contestuale distribuzione dei cittadini extracomunitari fra tutte le Regioni”. Sempre Gabrielli, entro tre giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento, “individua, adegua, allestisce o realizza, con procedure d’urgenza, le strutture per il ricovero e l’accoglienza”. Può anche utilizzare siti militari messi a disposizione dalla Difesa. Il ministro del Lavoro, indica ancora l’ordinanza, stanzierà un contributo di 9 milioni e 800mila euro (per complessivi 500 posti ad un costo giornaliero pro capite non superiore a 80 euro) ai Comuni che hanno sostenuto spese per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Sono poi stanziati 2 milioni e 598mila euro per l’attuazione del decreto che assegna il permesso di soggiorno temporaneo ai migranti arrivati in Italia tra l’1 gennaio ed il 5 aprile. Agli oneri del Piano di accoglienza si provvede con una prima assegnazione di 30 milioni di euro, che verranno messi a disposizione dal ministero dell’Economia e gestite dal Dipartimento.
VENTIMIGLIA, PERMESSI MA CON PASSAPORTO – I permessi di soggiorno temporanei non bastano: per raggiungere la Francia i migranti devono essere muniti anche di passaporto. Nel giorno in cui il commissariato della cittadina ligure di frontiera ha distribuito i primi dieci ‘lasciapassare’, la doccia fredda per i tunisini che attendono da giorni il via libera arriva dalla prefettura di Nizza. L’alt non ha però fermato i ‘fortunati’ possessori del permesso, che sulle auto dei loro parenti hanno finalmente raggiunto la Francia. Come Gam Moetz, 25 anni, il primo a ritirare il foglio negli uffici di via Aprosio. “Finalmente”, è stato il suo sfogo all’uscita dal commissariato. Ad attenderlo alcuni cugini: sorrisi, abbracci e pacche sulle spalle, poi la loro auto è partita verso la frontiera e di lì a raggiunto la Francia. Ai due valichi, Ponte San Ludovico e Ponte San Luigi, i controlli sono stati regolari. Ma la prova del nove si avrà soltanto domani mattina, quando la distribuzione dei permessi entrerà a pieno regime e al confine si presenteranno in contemporanea decine di migranti. La notizia che il commissariato ha iniziato a distribuire i permessi si è sparsa in fretta tra gli ospiti del centro di accoglienza. Una struttura di cui il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, è tornato a chiedere la chiusura: “La città ha dato prova di grande accoglienza – dice – ma ora siamo al limite.
Prefettura e Viminale devono porre un termine certo per la chiusura del centro”. La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Lorena Rambaudi, ha stanziato 10 mila euro a favore della cittadina, come contributo alle spese per far fronte all’emergenza immigrati. E intanto domani mattina arriveranno i primi 33 migranti in provincia di Genova. Tutti tunisini, tutti uomini, sono partiti in pullman da Castel Volturno, in provincia di Caserta. Dopo le proteste dei giorni scorsi che sono sfociate in alcuni atteggiamenti di intemperanza, e che oggi hanno portato il Pdl a raccogliere 700 firme contro l’individuazione dei centri di accoglienza nei centri cittadini, saranno sistemati in un albergo di Rezzoaglio, nell’entroterra di Chiavari. Altri quindici verranno ospitati nello spezzino, e un numero analogo troverà ospitalità nel savonese. “Mi auguro che lo spirito di buon senso e accoglienza da parte di tutti – è stato il monito del presidente della Cei, e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco – continui a realizzarsi da parte di tutti, secondo la nostra tradizione”.
A LAMPEDUSA 221 PROFUGHI SALVATI DA CAPITANERIA – Sono arrivati a Lampedusa 221 profughi subsahariani che erano a bordo di un barcone di 15 metri partito quattro giorni fa da Misurata, in Libia, e salvati questa mattina dalle motovedette della Capitaneria di Porto. L’imbarcazione era stata agganciata ieri sera ma questa mattina ha avuto problemi al motore e ha cominciato ad imbarcare acqua. Viste le condizioni di pericolo, con onde alte due metri, i migranti sono stati trasbordati su tre motovedette della Capitaneria. Fra i 221 migranti ci sono diverse donne e almeno una decina di bambini, tra cui alcuni molto piccoli. Le operazioni di trasbordo sono state particolarmente difficili, con un vento fino a 28 nodi e mare forza 4.