4,5 milioni di euro per fibra nelle scuole ed enti di formazione in FVG

4,5 milioni di euro per fibra nelle scuole ed enti di formazione in FVG

“A partire dal prossimo anno scolastico 2020-2021, tutte le scuole e gli enti di formazione del Friuli Venezia Giulia saranno dotati di collegamento in fibra ottica ad almeno un giga e potranno fare della didattica a distanza, sperimentata in queste settimane di emergenza epidemiologica, uno strumento da utilizzare abitualmente e con regolarità”.

Lo ha affermato l’assessore ai Sistemi informativi del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari, che in qualità di coordinatore della Commissione speciale Agenda digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha partecipato in videoconferenza alla seduta del Comitato per la Banda Ultralarga (Cobul) convocata dal ministro Paola Pisano.

“Il Friuli Venezia Giulia – ha spiegato Callari – è tra le poche Regioni in Italia che, grazie alla propria società Ict in house Insiel spa, sarà in grado di realizzare direttamente gli interventi necessari alla connessione in fibra dei plessi scolastici, senza dover ricorrere al supporto di Infratel. Per questa operazione avrà a disposizione circa 4,5 milioni di euro provenienti dai fondi legati ai voucher di incentivo alla domanda per i quali non erano stati ancora individuati i destinatari finali”.

“Quella di intervenire sulle scuole è una priorità che la stessa Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha posto all’attenzione dell’odierna riunione del Cobul – ha proseguito Callari – insieme all’evidenza di una seconda emergenza non meno immediata: la digitalizzazione delle imprese. Le aziende, e l’esperienza del Covid-19 lo ha dimostrato, hanno bisogno di analoghe infrastrutturazioni per recuperare la loro competitività e svolgere, quando e se necessario, una serie di attività in smart working o sviluppare iniziative di e-commerce”.

La digitalizzazione delle imprese sarà tra i punti dell’ordine del giorno della prossima riunione del Cobul in programma tra due settimane, anche alla luce di alcune verifiche che dovrà compiere il Comitato tecnico, tra le quali una mappatura dei soggetti potenzialmente interessati e dei reali bisogni.

Permangono intanto le problematiche e i ritardi legati all’attuazione del Piano nazionale per la Banda Ultra Larga relativamente alle infrastrutturazioni delle cosiddette “aree bianche”: “E’ una situazione di stallo – ha concluso Callari – ritenuta inaccettabile dalle Regioni e per la quale abbiamo richiesto un intervento diretto della Presidenza del Consiglio dei ministri anche in relazione al rischio per le Amministrazioni regionali di perdere i fondi europei investiti nella co-progettazione delle opere non ancora concluse e in alcuni casi, nemmeno iniziate”.