Si inserisce nel solco dell’obiettivo strategico di contrasto al fenomeno dell’evasione fiscale connesso al settore delle locazioni immobiliari turistiche l’operazione “BLACK HOUSE” condotta dalla Guardia di Finanza di Udine sviluppata in particolare nel corso della stagione estiva nell’area di Lignano Sabbiadoro, connotata da elevata vocazione turistica.
L’azione operativa è stata orientata alla scoperta di patrimoni immobiliari, talvolta cospicui, destinati a “locazioni turistiche” a favore di villeggianti per i quali, anche sfruttando la limitata durata dei contratti e l’estemporanea presenza dei locatari (spesso stranieri), i proprietari degli immobili non dichiaravano i canoni percepiti.
L’operazione è stata pianificata a seguito di una preliminare attività di analisi della realtà economica che registra oltre 5 milioni presenze turistiche durante la stagione estiva.
In tale ambito sono stati condotti, mediante specifici applicativi informatici, un rilevamento e una mappatura “quantitativa/analitica” degli immobili presenti nell’area del comprensorio di Lignano Sabbiadoro potenzialmente destinabili alle attività di locazione riscontrando poi tali evidenze con ulteriori elementi quali i redditi dichiarati e le comunicazioni correlate a esigenze statistiche o di pubblica sicurezza.
Detto preliminare monitoraggio ha permesso di censire circa 27.000 immobili: tenuto conto della popolazione residente (circa 6.000 unità) e delle unità che risultano locate e/o dichiarate come seconde case (5.000 unità), è emersa la situazione palesemente anomala di circa 16.000 unità immobiliari apparentemente inutilizzate dai proprietari.
Sulla scorta di un database appositamente realizzato, nel quale sono state fatte confluire le sopracitate evidenze, sono stati pertanto condotti una serie di mirati interventi che hanno portato all’individuazione di nr.1.024 unità immobiliari locate a vacanzieri in contesti fiscalmente evasivi.
In dettaglio sono state sottoposte ad accertamenti 10 agenzie immobiliari con sede in provincia di Udine e 396 persone fisiche proprietari degli appartamenti residenti nella provincia di Udine, Bergamo, Belluno, Bologna, Brescia, Como, Catania, Gorizia, Macerata, Milano, Piacenza, Padova, Pordenone, Rimini, Roma, Trento, Torino, Trieste, Treviso, Varese, Venezia, Vicenza e Verona (per le quali si acclude uno specifico elenco riepilogativo sui dati di pertinenza provinciale) con un evasione in materia di redditi di fabbricati pari a 5.566.000 Euro nonché di un’IVA non dichiarata dalle agenzie immobiliari per 444.000 Euro (dato complessivo 6.010.000 Euro).
In relazione alle locazioni effettuate in maniera irregolare, in alcuni casi i proprietari omettevano parzialmente di dichiarare i redditi, mentre nelle situazioni di maggior gravità gli immobili risultavano completamente locati “a nero”.
Di questi ultimi le posizioni più eclatanti sono quelle di un nucleo familiare residente nella provincia di Macerata – che ha locato completamente “a nero” n. 33 appartamenti ricevendo canoni 226.985 Euro – di un singolo proprietario di Lignano Sabbiadoro che parimenti con siffatte modalità ne aveva locati 19 (ricevendo canoni per 186.049 Euro) e di un altro di Treviso con 10 appartamenti sempre “a nero” (canoni per 207.843 euro) .
L’attività operativa, che ha consentito gli importanti recuperi a tassazione rendicontati, è stata pianificata e condotta con l’ulteriore e non meno strategica finalità di aumentare il livello di compliance spontanea da parte dei contribuenti nelle attività economiche in argomento.