72° anniversario dell’eccidio di 23 patrioti trucidati dai fascisti

72° anniversario dell’eccidio di 23 patrioti trucidati dai fascisti

Luciano Pradolin - Goffredo

Domenica 12 febbraio 2017, a partire dalle ore 10.30, avrà luogo la cerimonia in ricordo in dei 23 partigiani osovani e garibaldini fucilati dai fascisti di Salò l’11 febbraio del 1945. La commemorazione si terrà presso la lapide che li ricorda, posta all’entrata est del cimitero di S.Vito a Udine.
Dopo la deposizione della corona presso la lapide sarà il Sindaco di Udine, prof. Furio Honsell a portare il saluto della città medaglia d’Oro al Valor Militare per la guerra di Liberazione
L’orazione ufficiale è affidata a Franco Iacop, Presidente del Consiglio Regionale del Fvg
Alla cerimonia, coordinata dal Presidente dell’Anpi provinciale di Udine, Dino Spanghero, sarà presente anche il Sottosegretario di Stato alla Difesa, onorevole Domenico Rossi.
Alla fine della manifestazione una delegazione si porterà al cippo posto nelle vicinanze, dedicato alla memoria di Mario Cesca “Napa”, fucilato dai nazisti, in via dei Martiri 7, dove sarà deposta una corona di alloro.

Come si svolsero i fatti
All’alba dell’11 febbraio 1945, i fascisti, comandati da un ufficiale nazista delle Ss, fucilarono 23 partigiani. Era la rappresaglia per l’assalto del commando garibaldino di Gelindo Citossi “Romano il Mancino” alle carceri di via Spalato, attuato il 7 febbraio con la liberazione di tanti partigiani,
Ecco i nomi e le date di nascita dei fucilati:
Bernardon Carlo (Cavasso Nuovo, 11.9.26), studente, partigiano Garibaldi Sud Arzino, nome di battaglia “Silo”.
Bernardon Michele (Cavasso Nuovo, 22.9.26), operaio, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Ettore”.
Bernardon Osvaldo (Cavasso Nuovo, 5.7.16), manovale, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Aquila”.
Bernardon Reno (Cavasso Nuovo, 20.4.26), manovale, partigiano Garibaldi Sud Arzino, nome di battaglia “Polo”.
Chinese Antonio (Resia 11.8.11), insegnante, partigiano NOVJ, Resianskij Btg. Clede Luigi (Gamel – Lubiana).
Dovigo Pietro (Noventa di Piave).
Giordano Attilio (Nimis, 30.5.19, res. a Tricesimo), studente, partigiano Garibaldi Natisone, Brg. Picelli, nome di battaglia “Bill”.
Juri Lino (Buttrio 19.1.21) contadino, GAP.
Lovisa Ferdinando (CavassoNuovo, 25.4.16), manovale, partigiano Garibaldi Sud Arzino, nome di battaglia “Guerra”.
Lovisa Mario Francesco (Cavasso Nuovo, 2.9.23), manovale, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Terribile”.
Manca Gesuino (Teralba – Cagliari, 3.3.17, residente a Cavasso Nuovo), manovale, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Figaro”.
Maraldo Fortunato (Cavasso Nuovo, 26.7.21), manovale, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Uragano”.
Maroelli Giovanni (Artegna, 10.9.23), meccanico, partigiano III Brigata Osoppo.
Parmesan Bruno (Venezia 14.4.24,) residente a Cavasso Nuovo, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Venezia”.
Petrucco Osvaldo (Cavasso Nuovo, 3.11.16), contadino, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Scarpa”.
Pontello Vincenzo (Cavasso Nuovo, 28.5.18), meccanico, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Fulmine”.
Pradolin Luciano (Tramonti di Sopra, 28.2.21), insegnante, comandante partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Goffredo”.

Serena Renzo (Cavasso Nuovo, 25.11.25), meccanico, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Julia”.
Stabile Renato (Aquileia, 11.8.25), operaio, GAP Garibaldi Friuli.
Tomasso Ubaldo (Frisanco 25.3.21), artigiano, partigiano Garibaldi Sud Arzino.
Zambon Gino (Cavasso Nuovo, 14.3.26), operaio, partigiano Garibaldi Carnia, nome di battaglia “Garibaldi”.
Zambon Giovanni (Cavasso Nuovo, 30.7.1896), pavimentatore, partigiano I Divisione Osoppo, nome di battaglia “Pecio”.

Storia di Luciano Pradolin, nome di battaglia“Goffredo”, uno dei fucilati

di anni 23, insegnante a Tramonti di Sopra (Pordenone) e studente di lingue a Venezia, nato a Tramonti di Sopra il 28 febbraio 1921, comandante del Battaglione « Val Meduna » della Osoppo-Friuli, fucilato l’11 febbraio 1945, assieme ad altri partigiani osovani e garibaldini presso il muro esterno del cimitero di Udine.
L’ultima lettera alla madre:
“Carissima mamma,
ho pregato e sperato fino a questo momento, ma la mia sorte ha segnato diversamente. Il tribunale tedesco mi ha condannato alla pena capitale assieme ad altri 23, tra i quali molti di quelli che fu il mio Btg. Ti prego di farti coraggio e pensare che un giorno ci ritroveremo tutti tra le braccia di Dio.
La mia coscienza è pulita, non mi hanno accusato che di aver indossato la diviso dei partigiani. Forse ho anche pianto – Ora non piango più.
C’è stato concesso di chiedere la grazia, ma non spero molto.
Quando non sarò più di questo mondo ti prego di unire il mio nome a quello di Armando e di Bepi gli amici, gli eroi, i puri che presto rivedrò.
Abbi fede come sempre l’hai avuta e pensa con orgoglio a me perché ho fatto il mio dovere e faccio l’ultimo sacrificio per la Patria, per i santi ideali della verità, della libertà e della civiltà.
Ti scrivo con il cuore in mano. In realtà mi dispiace lasciare la vita, particolarmente ora che avevo capito il grande scopo ed il grande significato. Vorrei pregare l’Eterno più forte… sì, vorrei avere una fede più grande, prega anche tu per me.
Tante cose vorrei dirti, ma ho una grande confusione in testa.
I miei compagni si danno abbastanza coraggio.
Ti bacio e ti prego di non piangere tanto.
Saluta tutti i miei amici,
Tuo Luciano “