Era annunciato come uno degli appuntamenti musicali più attesi dell’estate nell’intero Nordest, in grado di richiamare in Friuli Venezia Giulia migliaia di appassionati di montagna e musica praticamente da tutta Italia e non ha tradito le attese: 8.000 persone sono salite al Rifugio Gilberti (1.850 mt s.l.m.) a Sella Nevea sul Monte Canin per il “Concerto in alta quota” del No Borders Music Festival, la celebre rassegna, organizzata dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e di passo Pramollo, che da ventidue anni valorizza la musica quale mezzo di comunicazione oltre i confini e promuovere le bellezze di un comprensorio davvero unico, quello del Tarvisiano, posto tra Italia, Austria e Slovenia.
A piedi e in cabinovia gli spettatori giunti veramente da ogni parte d’Italia e non solo hanno raggiunto il Rifugio Gilberti e hanno goduto dello scenario unico e incantevole, è stata una grande festa della musica e della natura.
Il grande protagonista di quest’anno che ha consacrato definitivamente il “Concerto in alta quota” del No Borders proiettandolo senza ombra di dubbio tra gli eventi musicali più importanti dell’anno è stato Vinicio Capossela, probabilmente il cantautore contemporaneo più profondo e poetico del panorama musicale italiano, che nei giorni scorsi è stato anche proclamato vincitore del Premio Tenco 2017 alla carriera. Si è presentato in una versione più intima e speciale rispetto agli ultimi tour, appositamente per il No Borders Music Festival, disegnando le sue canzoni nella versione primordiale, esercizi di eclettismo per contrastare la ripetizione, dando seguito e rivincita a diverse passioni che proseguono ostinate negli anni, pescando nel proprio passato e facendo tesoro dei tanti anni di carriera. Ha suonato e cantato senza risparmiarsi tutti i grandi classici per un’ora e mezza, il pubblico ha ascoltato in silenzio quasi religioso applaudendo alla fine di ogni brano e tributandogli poi una standing ovation interminabile che ha emozionato Capossela, già profondamente colpito dalla magia del contesto naturale, fermatosi per quasi 2 ore in mezzo alla gente a salutare e ringraziare.
Da segnalare anche l’esibizione in apertura dell’emergente cantautore friulano Francesco Imbriaco, uno dei nuovi artisti più interessanti della scena musicale regionale, già cantante e mente della band “Cinque Uomini sulla Cassa del Morto”, scelto direttamente dalla direzione del No Borders Music Festival, da sempre molto attento anche alla valorizzazione dei talenti locali.
Il No Borders si chiuderà sabato 26 agosto (ore 14:00) assieme ai Playa Desnuda e al rapper friulano Doro Gjat a Camporosso in Val Bartolo, che per la prima volta, grazie alla collaborazione con Homepage Festival, ospiterà un concerto.
FOTO: Simone Di Luca