AIUCD 2019 – 2_3 Mike Cosgrave

Dal 23 al 25 gennaio oltre 50 relazioni di studiosi di tutta Europa.

Informatica umanistica, stato dell’arte e prospettive a Udine in un convegno nazionale.

Molta partecipazione sia in termini di relatori, sia di uditori, con un numero notevole di presenze anche dall’estero e di interventi in videoconferenza. È il bilancio dell’ottavo convegno annuale dell’Associazione per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale, ospitato per la prima volta dall’Università di Udine. Dal simposio, intitolato “Pedagogia, insegnamento e ricerca nell’età delle Digital Humanities”, che ha visto alternarsi al tavolo dei relatori più di 50 specialisti provenienti da tutta Europa, è stato lanciato un forte appello affinché l’informatica umanistica sia riconosciuta come disciplina accademica.

Dalla tavola rotonda, è uscito un appello al riconoscimento delle “Digital Humanities” come disciplina accademica. «L’informatica umanistica è un ambito molto proficuo di ricerca e di didattica – ha sottolineato la vicepresidente di AIUCD, Francesca Tomasi, docente all’Università di Bologna –; si fa tantissima attività in questo campo a livello internazionale e il mercato del lavoro, anche in Italia, richiede fortemente figure di questo tipo. Pertanto è assolutamente necessario – ha aggiunto – che ci sia un riconoscimento istituzionale, proprio per consentire alle nuove generazioni di fare ricerca su questi temi. In Italia abbiamo una organizzazione dei saperi basata su settori scientifico disciplinari, che non comprendono l’informatica umanistica, ma senza questa ‘inclusione’ non può esserci ricerca».

Soddisfazione per l’alto livello scientifico del convegno è stata espressa dai tre docenti dell’ateneo, organizzatori locali dell’evento Emanuela Colombi, Francesco Pitassio e Tommaso Mazzoli. «Questo appuntamento – hanno evidenziato – è stato un’occasione importante per approfondire come gli studi umanistici stiano cambiando e possano dire la loro in un mondo in vertiginosa trasformazione».

Nata a Firenze nel 2011, l’AIUCD è il punto di riferimento nazionale nell’ambito sempre più emergente dell’informatica umanistica. Il contributo dell’informatica alla ricerca e alla didattica è stato il tema scelto per il convegno di quest’anno, ospitato dal Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale, un centro di ricerca che proprio sulle digital humanities sta svolgendo una riflessione approfondita e che grazie anche ai fondi ottenuti con il riconoscimento ministeriale di dipartimento di eccellenza ha avuto la possibilità di organizzare questo importante occasione scientifica nel capoluogo friulano.

Realizzazione video:
Pierangelo Gosparo e Sergio Rizzi
DISO multimedia – UNIUD 2019

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