Udine fa il pieno di riconoscimenti al Wind Transparency awards, aggiudicandosi non solo la finale insieme ad altri sette Comuni italiani, ma vincendo anche il primo premio italiano. Il Comune di Udine, infatti, grazie al progetto ePart, ha sbaragliato tutti al riconoscimento promosso da Wind e da Anci nell’ambito del Wind Transparency Forum, un’innovativa piattaforma editoriale nata per valorizzare i progetti più significativi legati alla trasparenza, in Italia e all’estero.
A ritirare il premio consegnato a Roma l’altro ieri (18 marzo) l’assessore comunale all’Innovazione, Gabriele Giacomini. “Siamo molto contenti – commenta – per questo riconoscimento che attesta, ancora una volta, quanto Udine sia all’avanguardia in Italia. Un doveroso ringraziamento – prosegue – va sia ai dipendenti del Comune, ma anche e soprattutto ai cittadini perché non c’è innovazione se non c’è partecipazione”.
Le idee migliori, suddivise nelle categorie “Istituzioni”, “Servizi” e “Progetti Digitali”, sono state selezionate da un apposito Comitato Scientifico presieduto dall’ex Ministro, Enrico Giovannini, che ha quindi deciso che ePart fosse il progetto più innovativo in concorso. Il progetto, lanciato nel 2010 e diventato sempre più uno strumento apprezzato dai cittadini a tal punto da raggiungere le 4 mila segnalazioni, serve ad aiutare il Comune a intervenire tempestivamente nel risolvere piccoli interventi legati alla viabilità, alla manutenzione stradale e recentemente esteso anche alla sicurezza.
“Ormai – continua Giacomini – non riesco ad immaginare come si possa amministrare la città senza uno strumento simile”. Come oramai gli udinesi sanno bene, la segnalazione inviata dal cittadino attraverso la piattaforma, viene smistata e presa in carico dall’ufficio preposto che, quindi, risponde al cittadino informandolo delle tempistiche dell’intervento e della risoluzione del problema. E proprio questo aspetto, la presa in carico e la risposta immediata a chi ha effettuato la segnalazione, ha permesso di rinsaldare il legame tra amministrazione e cittadini, ma anche di rendere più efficiente la macchina comunale.
“Da una parte – prosegue ancora l’assessore – ePart ha aiutato i dipendenti ad avere più attenzione al rapporto con i cittadini, a capire quello che voglio prima di tutto è sapere che ascoltiamo le loro segnalazioni. Dall’altra – conclude Giacomini –, ci ha aiutato a organizzare e programmare meglio gli interventi di manutenzione della città. Quando sei costretto a specificare pubblicamente una data per i lavori, finisci per fare meglio i conti anche perché tutti possono vedere l’eventuale ritardo”.
Gli otto progetti finalisti sono stati quelli del Comune di Bologna per l’anagrafe pubblica degli eletti, di Canicattì per la banca dati “Eticamente trasparenti”, di Capannori per il bilancio socio-partecipativo “Dire Fare Partecipare”, di Fiorenzuola per l’iniziativa “Una settimana da sindaco”, di Parma per il progetto “Porte aperte in Comune”, di Pordenone per il progetto partecipativo alla realizzazione del nuovo piano regolatore e il Comune di Udine che si è aggiudicato anche il primo premio finale.