Le violenze compiute da Abdelhadi Lahmar nei confronti della moglie Touria Errebaibi risalgono ad almeno cinque anni fa, quando la donna si era rivolta all’associazione “Voce donna” di Pordenone per chiedere aiuto dopo che l’uomo, appunto, l’aveva picchiata e in almeno un’occasione in modo tanto violento da costringerla a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. La donna, però, non ha mai presentato denuncia alle forze dell’ordine. Secondo quanto riferito i vertici dell’ organizzazione, che si occupa di donne maltrattate, una decina di giorni fa Touria, appreso che il marito stava per rientrare dal Marocco, si era accordata perché il 7 aprile, due giorni prima del ritorno, si trasferisse in una struttura protetta, con la bimba. Ma quel giorno la donna non si presentò e agli operatori che le telefonarono non rispose. Questi, però, si tranquillizzarono apprendendo che la bimba continuava a frequentare regolarmente le lezioni. Le sue amiche stamani hanno assicurato che ieri pomeriggio Touria aveva confidato che non sarebbe più rimasta in casa con il marito. Una in particolare ha detto che la vittima aveva ritirato i risparmi dalla banca.
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