Il Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione, Walter Citti, ha inviato un promemoria all’assessore regionale alle Attività produttive, alla Cooperazione e al Turismo, Sergio Bolzonello, e ai presidenti dei gruppi del Consiglio regionale chiedendo una revisione della normativa regionale in materia di professioni turistiche per rimuovere i profili discriminatori fondati sulla nazionalità contenuti nella normativa vigente. Il Garante ha evidenziato che le norme regionali in materia di professioni turistiche (legge regionale n. 2 del 2002 sulla disciplina organica del turismo) subordinano l’esercizio di tali professioni al possesso, tra gli altri requisiti di idoneità, anche di nazionalità, ovvero il possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea. Citti ritiene che tale requisito non sia conforme alle leggi nazionali che prevedono un principio di non discriminazione tra cittadini italiani e stranieri di Paesi terzi regolarmente soggiornanti in materia di accesso al lavoro, previste dal testo unico delle disposizioni in materia di immigrazione e condizione giuridica dello straniero, dalla legge nazionale di riforma degli ordinamenti professionali e da norme del diritto dell’Unione europea.
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