“Il treno della quarta rivoluzione industriale sta passando e non c’è tempo da perdere se ci si vuole salire. Il nostro obiettivo non è solo quello di sensibilizzare e stimolare tutti gli imprenditori ad interrogarsi sulle opportunità della trasformazione digitale in atto, ma anche di accettare la sfida di ritagliarci un ruolo da apripista creando un laboratorio progettuale all’interno di Confindustria Udine”.
Nel corso della riunione del Comitato di Gruppo, Roberto Siagri, capogruppo delle Metalmeccaniche di Confindustria Udine, ha affermato che la nuova rivoluzione industriale è alla portata della Pmi.
Siagri non ha dubbi che la manifattura è davanti ad un cambiamento epocale: “Con la produzione digitale, che fonde il mondo dei processi di business a quello dei processi tecnici, posso digitalizzare tutti i processi e interconnetterli facilmente l’uno con l’altro. La digitalizzazione mi permette cioè di avere una ottimale visione d’insieme dell’azienda con conseguente miglioramento delle relazioni con il cliente ed eliminazione degli sprechi. L’efficienza in sé diventa quindi una conseguenza”.
“Tra poco – aggiunge Siagri – non si venderanno più prodotti che non si agganciano ai servizi. E un ruolo determinante lo ricoprirà la conoscenza e lo sfruttamento dei dati. L’80% dei dati che avremo a disposizione nel 2020 saranno quelli prodotti a partire da quest’anno e i dati prodotti fino al 2000 rappresentano solo un 1% dei dati a disposizione in questo decennio. I dati avranno lo stesso valore della materia prima e del petrolio; la sfida sta tutta nella nostra capacità di trasformarli in conoscenza sostenibile”.
Durante la riunione, Siagri ha pure analizzato l’andamento congiunturale del comparto, che sta dando nel primo semestre dell’anno moderati segnali di recupero (+1,8%) rispetto ai primi sei mesi del 2014 grazie ai buoni risultati conseguiti nei comparti degli autoveicoli e rimorchi (+25,8%).
“Nell’ambito della UE – ha sottolineato Siagri – tra gennaio e giugno del 2015, l’export di prodotti metalmeccanici è aumentato, in termini tendenziali, soprattutto verso il Regno Unito (+10,1%) e la Spagna (+9,1%), si è leggermente ridotto verso al Germania (-0,1%). Sui mercati extraUE, i cali Russia (-30,1%) e Cina (-10,2%), vengono compensati dalle aree Pacifico e Atlantico: Giappone (+29,2%), India +16,9%) e Usa +32,5%)”.
“In tinte chiaro-scure i dati della Provincia di Udine. Da un’indagine trimestrale condotta da Confindustria Udine, nel secondo trimestre 2015, rispetto al 2° trimestre 2014, si registra un aumento della produzione meccanica (+3,2%) a fronte di un calo della produzione siderurgica (-8,1%). Le previsioni a breve risultano positive. Il clima di fiducia tra le imprese è salito a 105,9 punti, massimo da gennaio 2011.