La musica tra Oriente e Occidente: la flautista Tomoko Sato in concerto a Gorizia
Il 4 dicembre, l’artista della Camerata Salzburg inaugurerà, assieme al pianista Andrea Rucli, la mostra “Gorizia, capitale della sericoltura”
Le influenze tra Occidente e Oriente raccontate attraverso una specifica forma d’arte: la musica. Venerdì 4 dicembre alle 18, ai Musei provinciali di Gorizia, la flautista giapponese Tomoko Sato e il pianista friulano Andrea Rucli inaugureranno con un concerto la mostra “Gorizia, capitale della sericoltura”, ideata dall’Ersa. Ad illustrare e presentare il programma sarà il musicologo veneto Umberto Berti, già allievo e ora stretto collaboratore di Quirino Principe.
Il concerto porrà l’accento su quanto artisticamente fecondi siano stati l’interscambio e la contaminazione tra Occidente e Oriente, tra le tradizioni europee ed asiatiche. La presenza della musicista giapponese, primo flauto nella prestigiosa Camerata Salzburg, incarna il fascino che la nostra musica continua irresistibilmente ad esercitare su molte comunità dell’estremo Oriente: da tempo in Giappone e Corea, più recentemente anche nell’immensa Cina.
Il flauto stesso, strumento ancestrale universale il cui uso affonda nella notte dei tempi, rappresenta un veicolo di connessione e comune espressione tra le due culture. Il repertorio, proposto in esclusiva, esplorerà svariati momenti testimonianti la feconda contaminazione tra la musica occidentale e la tradizione orientale. Della scuola compositiva giapponese del XX secolo saranno presentati brani di autori contemporanei come Minoru Miki e Toshio Hosokawa, mentre a testimonianza dell’attecchimento di sonorità ed estetica orientale in Europa saranno offerti capolavori ormai appartenenti al grande repertorio di Claude Debussy, Bela Bartok e Giacomo Puccini, oltre che a pagine del novecento di Ian Clarke, Pierre Octave Ferroud e John Cage. L’ingresso è gratuito.