Latisana: punto Nascita, Serracchiani “Nessun accordo con il Veneto”

Latisana: punto Nascita, Serracchiani “Nessun accordo con il Veneto”

ospedale ltisana

“Sono affermazioni false e strumentali, finalizzate unicamente a disorientare i cittadini e a cercare consenso. Si vergognino!”. E’ netta la presa di posizione della presidente della Regione, Debora Serracchiani, in relazione alle dichiarazioni dei consiglieri regionali dei Movimento 5 Stelle Sergo e Ussai, secondo i quali la chiusura del punto nascita di Latisana (Ud) sarebbe stata prevista nell’accordo sull’Euregio, sottoscritto tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia nel dicembre 2014. “E’ ora di finirla con questa guerriglia politica che i grillini continuano a giocarsi senza scrupoli sulla salute dei nostri cittadini: costruire di volta in volta assolute falsita’ o distorsioni strumentali e’ diventato un metodo ormai inaccettabile. Sul punto nascita di Latisana poi non vi è alcun retroscena, i grillini non possono ignorarlo e quindi le loro sono insinuazioni in malafede”. “Si vadano a leggere l’accordo sull’Euregio”, insiste Serracchiani. “Scopriranno che si parla di collaborazione transfrontaliera in ambito sanitario, ma mai di Latisana e tanto meno della sua chiusura a vantaggio dell’ospedale di Portogruaro”. Non solo. “I consiglieri 5 stelle fingono di dimenticare – precisa la presidente Serracchiani – che da parte dell’attuale Giunta regionale non ci sarebbe nemmeno stata la necessità di fare nessuna azione, dal momento che una delibera della precedente Giunta, presieduta da Renzo Tondo, indicava già nel 2012 che andavano chiusi tutti i punti nascita al di sotto dei 500 parti all’anno, quindi sia Latisana che Gorizia. E questo per rispettare precisi dettami del ministero della salute, giustificati da ragioni di qualità e sicurezza”. “I grillini non hanno svelato alcun giallo ne’ macchinazioni volte a penalizzare Latisana rispetto a Portogruaro. Siamo di fronte alle solite bugie, agli effetti speciali da baraccone tirati fuori quando sono finiti gli argomenti”. “Pero’ non si puo’ parlare a sproposito, accusare le Istituzioni regionali di mentire, e supporre che cio’ non abbia conseguenze. Per questo stiamo valutando ogni necessaria azione legale nei confronti di chi ha infangato la credibilita’ e la trasparenza della Regione