Udine, 16 gen – La presidente Debora Serracchiani ha
formalizzato nei giorni scorsi l’assenso della Regione Friuli
Venezia Giulia allo spostamento del regime giuridico di Punto
franco dal Porto Vecchio di Trieste a altre zone del territorio
triestino.
Il provvedimento consente di procedere nell’atteso iter di
trasferimento delle aree di franchigia del Porto Vecchio alle
aree Teseco e Ezit alle Noghere, all’Interporto di Trieste, sulle
rive del Canale industriale, all’ex stazione doganale di
Prosecco. Ad eccezione dei Punti franchi soggetti all’Ezit e
all’Interporto di Trieste, tutti gli altri sono amministrati
dall’Autorità portuale.
Ora sarà il Commissario del Governo a procedere con gli ulteriori
passaggi previsti dall’emendamento in legge di Stabilità 2015,
che prevede che il trasferimento sia effettuato, oltre che previa
intesa con il presidente della Regione e con il sindaco di
Trieste, anche con le altre istituzioni competenti, tra cui
Dogane, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Polizia di
Frontiera, sindaci dei comuni di Monrupino e Sgonico.
Il coinvolgimento della Regione Friuli Venezia Giulia è stato
attivo durante tutto lo scorso anno e ha portato all’istituzione
del Tavolo congiunto tra Autorità portuale e Dogane, che ha
studiato le modalità di applicazione del Porto Franco nello scalo
triestino in relazione al quadro normativo italiano e
internazionale. L’Autorità portuale di Trieste ha contribuito
attraverso la stesura di un documento che ha definito le aree in
cui sarà trasferito il Punto franco.
ARC/EP
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