Sono 60 gli insegnanti della scuola di I e II grado che partecipano a Gorizia al corso “Scuol@ 2.0: conoscere gli strumenti offerti dal Web e sperimentare una didattica innovativa”, che ha preso il via ieri nel polo dell’ateneo di Udine a Gorizia. Organizzato dall’Università di Udine, il corso è fra i 23 progetti di innovazione didattica proposti al Tavolo regionale di raccordo Scuola-Università. Si tratta di un percorso alla scoperta delle applicazioni Web 2.0 presenti in rete e utilizzabili proficuamente per le attività didattiche quotidiane in tutte le discipline, nell’ottica di un progressivo passaggio da una didattica di tipo frontale verso forme più attive di apprendimento centrate sugli studenti, che favoriscano l’acquisizione delle competenze nelle linee guida ministeriali.
La partecipazione è stata ampliata a 60 insegnanti in seguito alle 98 domande pervenute per i 30 posti che erano programmati. Per venire ulteriormente incontro all’interesse suscitato dal corso, verrà organizzata una seconda edizione. I corsisti provengono in 47 dalle scuole secondarie di II grado, 8 dalle scuole di I grado e 5 dalla scuola primaria, dalle province di Gorizia e Udine, in un territorio che spazia da Gorizia a Gradisca d’Isonzo e Staranzano, Monfalcone, Fogliano Redipuglia, Sagrado e San Pier d’Isonzo, San Canzian d’Isonzo, Doberdò del Lago, Udine, Aquileia, Pasian di Prato, Lignano Sabbiadoro.
Docente e coordinatrice del corso è Antonina Dattolo, direttrice del Laboratorio di ricerca sul web sociale, adattivo e semantico (Sasweb) dell’Università di Udine a Gorizia. È affiancata in laboratorio da Marco Corbatto, professore di informatica presso l’Isis “Galilei” di Gorizia, in qualità di tutor, e, ad ogni lezione, da 8 diversi studenti del corso di laurea triennale in Relazioni Pubbliche dell’ateneo friulano, che, preparati sulle singole applicazioni, forniranno supporto operativo agli insegnanti.
«Le metodologie proposte e gli stessi strumenti sottoposti al vaglio e allo studio degli insegnanti sono ancora poco utilizzati – sottolinea Antonina Dattolo -. Essi rappresentano un’opportunità senza precedenti per trasformare le attività didattiche tradizionali in esperienze creative per gli insegnanti, e di conseguenza poi per gli studenti, che attraverso la rielaborazione e reinterpretazione di materiale presente in rete, potranno creare e condividere prodotti cognitivi originali».
Il raccordo scuola-università rappresenta un obiettivo importante e su cui lavorare. «Nostro impegno sarà aumentare la progettualità che coinvolga le scuole del territorio – precisa Dattolo –, di cui restiamo in ascolto, rafforzando le collaborazioni attive, come quella con il Polo Liceale “Dante Alighieri” e l’Isis “Galilei Pacassi Fermi”, e instaurandone di nuove».