Mense e banchetti nella Udine rinascimentale. fino al 18 settembre 2016

Mense e banchetti nella Udine rinascimentale. fino al 18 settembre 2016

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I museo Archeologico dei Civici Musei di Udine, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, propone un percorso che, partendo dalle scoperte archeologiche e dal ricco patrimonio culturale della città, illustrerà cibi, libri, suppellettili e rituali dei nobili friulani tra Quattrocento e Cinquecento.

Tra le fonti utilizzate nell’ambito dell’esposizione: il ricettario del Platina, pubblicato a Cividale nel 1480 e curiosamente il primo libro a stampa noto in Friuli, e una tra le opere più importanti di Pomponio Amalteo, un olio su tela di grandi dimensioni esposto nella Galleria d’Arte Antica dei Civici Musei in cui viene rappresentata un’ultima Cena all’interno di una sala dall’architettura rinascimentale con aspetti formali che rimandano ai rituali dell’epoca. I personaggi, ossia lo scalco, il credenziere, i paggi e gli scudieri, il cantiniere e il coppiere, e ancora gli oggetti per l’apparecchio della tavola, sono elementi secondari rispetto alla scena del sacrificio dell’Eucarestia, mbanchettia fondamentali per immaginare una cena dell’epoca, ecco perché, grazie alla multimedialità, questi stessi elementi si animano e consentono di rivivere il rituale del banchetto.

Il tema della mostra, l’alimentazione, viene raccontato anche dai reperti archeologici che restituiscono suggestivi spaccati di vita quotidiana. Vasellame da mensa, stoviglie da cucina, resti di pasto forniscono significative informazioni sulle consuetudini della tavola e su come l’alimentazione veniva concepita e vissuta nella Udine rinascimentale.

Sulla scorta delle ricerche archeologiche effettuate in città negli ultimi vent’anni dai Civici Musei di Udine e dalla competente Soprintendenza, spesso in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia, è stato possibile ricomporre l’immagine della città medievale e delle sue successive trasformazioni. Le indagini, generate da lavori infrastrutturali e da interventi di restauro di edifici storici cittadini, offrono una lettura articolata di quello che doveva essere il tessuto urbano tra XV e XVI secolo. Un periodo in cui Udine conosce un significativo sviluppo economico e, di conseguenza, una notevole crescita edilizia e produttiva stimolata dalle sopravvenute esigenze dei ceti elevati, desiderosi di mostrare la propria agiatezza nella sontuosità delle dimore e nella ricercatezza dei corredi da tavola. Non a caso sono questi i secoli che vedono realizzarsi la grande stagione del “graffito friulano”, una produzione ceramica che raggiunge episodi artistici di altissimo livello, come attestano le mattonelle parietali rinvenute in palazzo Ottelio, ma anche il vasellame restituito per esempio dagli scavi in piazza Venerio, presso Casa Cavazzini e residenza Palladio. mense

L’esposizione, realizzata grazie al sostegno della fondazione Crup e di Unicredit, sarà aperta al pubblico in castello fino al 18 settembre 2016 da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17.

… E con la mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale” riparte anche l’attività della playroom / sala didattica al piano terra del Castello, che apre ogni domenica dalle 15.00 alle 17.00 e offre un’area dedicata al gioco, alla lettura, alla sperimentazione, ai laboratori e a tante altre attività e servizi a misura di bambino.

Un paio di ore insieme giocando e imparando!
Oltre ai giochi legati al Museo Archeologico sarà possibile passare un pomeriggio all’insegna della ceramica rinascimentale, con una breve visita alla mostra e dei giochi che stimolano l’osservazione e facilitano la comprensione dei reperti esposti.

I bambini entrano gratuitamente, mentre gli adulti pagano il biglietto d’ingresso al Museo (5€)?

un “assaggio” di come si costruisce un’opera multimediale tra archeologia e storia dell’arte!ecco che cosa si può vedere nella mostra “Mense e banchetti nella Udine rinascimentale”, allestita al Museo Archeologico di Udine

Pubblicato da Museo Archeologico di Udine su Giovedì 18 febbraio 2016