Sabato 19 e domenica 20 marzo riscopri l’orgoglio di sentirsi italiani. Visita chiese e castelli, archivi e palazzi storici, paesaggi naturali e archeologie industriali e ascolta le storie – non solo quelle con la S maiuscola, ma anche quelle minori, gli aneddoti e le curiosità – che questi luoghi custodiscono, grazie ai volontari del FAI che anche quest’anno si faranno portavoce di un’Italia appassionata del suo passato, partecipe del suo presente e impegnata per il suo futuro.
È un weekend che non somiglia a nessun altro. E si riconosce subito: centinaia di migliaia di persone escono di casa e occupano l’Italia, scoprendone aspetti inediti e insoliti grazie alla possibilità di conoscere luoghi che non si possono visitare e storie che non vengono mai raccontate. E gli oltre 8.500.000 italiani che hanno partecipato negli anni scorsi conoscono bene le emozioni che si provano solo durante le Giornate FAI di Primavera, la cui 24a edizione è in programma sabato 19 e domenica 20 marzo 2016. In Friuli Venezia Giulia, nel 2015, nonostante il meteo molto incerto, l’iniziativa ha totalizzato oltre 15 mila visitatori nei 21 beni aperti nelle 4 province.
A livello nazionale il 2016 prevede oltre 900 visite straordinarie a contributo libero in 380 località in tutte le regioni d’Italia. Le Giornate FAI di Primavera si confermano così il più importante evento di piazza dedicato ai beni culturali, una grande festa che si svolge fuori e dentro di noi. Fuori ci sono i luoghi dove darsi appuntamento per “riconoscersi” e vivere la gioia della cultura, tutti insieme in una serena atmosfera di condivisione. Dentro ci siamo noi, con le nostre storie e con la nostra curiosità a personalizzare ciò che vediamo.
In Friuli Venezia Giulia anche quest’anno il catalogo delle aperture è molto vario e ricco di proposte con 28 visite straordinarie a contributo libero e 3 aperture esclusive per i soci FAI in 8 località: Capriva del Friuli, Cividale del Friuli, Gemona del Friuli, Gorizia, Palmanova, Pordenone, Trieste e Udine. Si tratta di luoghi che rappresentano vari aspetti della regione, dall’arte all’industria, dalla vita sociale al paesaggio, resi fruibili ai visitatori grazie all’impegno e alla disponibilità di circa 200 volontari e di 1000 Apprendisti Ciceroni®, studenti delle scuole superiori appositamente formati dal FAI, dai loro professori e da esperti storici e storici dell’arte nel corso dei mesi scorsi, che faranno da guida ai partecipanti.
In due località, le Giornate FAI di Primavera avranno un significato particolare:
- a Gemona del Friuli, dove ci sarà un percorso, sviluppato in collaborazione con il Comune di Gemona, per
celebrare il 40° anniversario del terremoto e per raccontare la storia del sisma e della ricostruzione, con l’apertura del Convento di Sant’Antonio, il Duomo di Santa Maria Assunta e il suo Lapidario, il Convento di Santa Maria degli Angeli, la Chiesa Di Santa Maria Del Fossale, il Castello e il Lab Terremoto; - a Trieste, dove verrà aperto il Porto Vecchio, sia nella parte doganale in cui vige ancora il regime di Punto Franco, sia in quella in cui già vige la sospensione, in particolare gli edifici del Magazzino 26, della Centrale Idrodinamica e della Sottostazione Elettrica. Un progetto realizzato grazie al sostegno dell’Autorità Portuale di Trieste, del Comune di Trieste e della Provincia di Trieste, che renderà visitabile anche aree che pochissime persone hanno avuto modo di visitare nel corso degli anni. Nella parte doganale la visita sarà effettuata a bordo di bus in partenza ogni 15 minuti, dalle 9 alle 17.15, da Largo Santos fino al Magazzino 26, e sarà obbligatorio prenotarsi via email a gfpfvg@gmail.com o via tel 340-7546609 e 344-1591866 (da lunedì a venerdì, orario 9.30-13 e 15-18) fornendo: Nome, Cognome, Luogo e Data di Nascita, Estremi del Documento di Identità in corso di validità (solo carta d’identità e passaporto, no patente). Le richieste saranno accolte fino a esaurimento dei posti disponibili.
I partecipanti delle Giornate FAI di Primavera avranno quindi modo di ascoltare per la prima volta in maniera dettagliata le vicissitudini dei luoghi simbolo di due momenti di “rinascita” del nostro territorio: uno appunto già avvenuto dopo i due terribili eventi tellurici del 1976, e uno che tutti ci auspichiamo avvenga grazie alla sdemanializzazione del Porto Vecchio.
Inoltre, come accaduto 40 anni fa, quando la popolazione di tutta la regione si strinse intorno ai luoghi danneggiati dal terremoto andando in loco a “dare una mano”, durante le prossime Giornate FAI di Primavera un gruppo di giovani volontari del FAI provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia saranno a Gemona per aiutare la Delegazione FAI di Udine a tenere aperti i beni. Ancor più che in passato quindi, il FAI sente di mettersi a servizio della cittadinanza e, in sinergia con le Istituzioni deputate alla gestione dei luoghi oggetto di ogni apertura, aiutare il maggior numero di persone a comprenderne il valore passato, presente e soprattutto futuro.
Oltre a Gemona e Trieste, in regione verranno anche aperti:
in provincia di Gorizia:
- a Capriva del Friuli la Fondazione Villa Russiz e a
- Gorizia la Villa Padronale Della Famiglia Ritter, la Sede Della Camera Di Commercio Industria Artigianato, Palazzo Attems – Santacroce, la Chiesa
Metodista Protestante
in provincia di Pordenone
:
- a Pordenone il Museo Civico D’arte a Palazzo Ricchieri, l’esterno di Villa Galvani, il Museo Diocesano d’Arte Sacra e la Galleria Harry Bertoia
Provincia di Udine
: a
- Cividale del Friuli la Chiesa di San Francesco e la Chiesa Di San Pietro Ai Volti (ex Monastero Dei Cappuccini);
- a Palmanova Palazzo Del Monte di Pietà, Palazzo dei Provveditori Generali con annessa Loggia della Gran Guardia e Piramide della Verginità
- ; a Udine Palazzo Antonini-Mangilli, Casa Tinghi, il Convento di San Francesco della Vigna, Palazzo Orgnani, il Rifugio Antiaereo del Giardino Del Torso.
Le aperture speciali riservate agli iscritti FAI in Friuli Venezia Giulia saranno:
- a Cividale del Friuli la Chiesa di San Giovanni Battista (ex-monastero di Santa Maria in Valle)
- a Udine: il Duomo, la sagrestia dei canonici e la cappella Arcoloniani e Palazzo Orgnani con il suo giardino segreto.
Le Giornate FAI di Primavera sono infatti aperte a tutti, ma un trattamento di favore viene riservato agli iscritti FAI – e a chi si iscrive durante le Giornate – a chi sostiene la Fondazione con partecipazione e concretezza. Perché iscriversi al FAI è un gesto civile e al tempo stesso un beneficio: conviene a se stessi e fa bene all’Italia.
Molte cose non sono le stesse, nei due giorni di aperture eccezionali organizzate dal FAI: gli italiani non si innervosiscono mentre sono in coda in attesa di visitare un luogo, ma ne approfittano per confrontarsi e condividere esperienze; gli adulti non sono coloro che trascinano i giovani, ma al contrario sono i giovani, volontari e Apprendisti Ciceroni del FAI, a guidare gli adulti, accompagnandoli nelle visite e raccontandone le storie. E tanti luoghi si trasformano: da chiusi e invisibili ora si aprono, da ignoti diventano noti e anche quelli che fanno parte della vita di tutti i giorni (stazioni ferroviarie, fabbriche, porti) vengono raccontati e si svelano ricchi di sorprese.
Per il secondo anno consecutivo le Giornate di Primavera chiudono la settimana di raccolta fondi dedicata dalla Rai ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 14 al 20 marzo infatti la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro patrimonio: una maratona televisiva a sostegno del FAI, per conoscere e amare l’Italia ma soprattutto per promuovere attivamente la partecipazione. Tutti potranno essere protagonisti del grande progetto Insieme cambiamo l’Italia. Ricordiamocelo! inviando un sms o chiamando il 45599. Una settimana in cui ogni giorno ci sarà un motivo in più per sentirsi orgogliosi di essere italiani. Con il Patrocinio di Rai – Segretariato Sociale.
Difendere e amare il nostro patrimonio artistico e ambientale non riguarda solo noi italiani. Per questo, con il progetto “Arte. Un ponte tra culture” in tutt’Italia verranno riproposte le visite guidate in lingua, ideate per dar modo ai cittadini di origine straniera di servirsi della cultura come ulteriore strumento di integrazione sociale. Un’iniziativa che favorirà quella comprensione e quella comunanza di spirito così necessaria nel nostro Paese, oggi più che mai. I luoghi dove saranno proposte queste guide speciali sono circa 140, il doppio dello scorso anno, a riprova del sempre più esteso impegno della Fondazione anche in questo ambito. In Friuli Venezia Giulia visite guidate in lingua inglese, tedesca e slovena a Gorizia e in lingua inglese, slovena e cinese mandarino a Trieste.
In occasione delle Giornate di Primavera molti beni del FAI – da Villa Necchi Campiglio a Milano al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento, da Casa Noha a Matera all’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE), dal Bosco di San Francesco ad Assisi (PG) a Villa Panza a Varese e ancora Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM) – accoglieranno i visitatori con particolari allestimenti e interessanti iniziative per celebrare l’arrivo della bella stagione: in programma mercatini di florovivaismo, stand di artigianato locale, laboratori creativi, escursioni guidate in bicicletta e visite speciali.
Per l’elenco completo delle 900 aperture dal 9 marzo è possibile consultare il sito www.giornatefai.it o telefonare al numero 02 467615270. Le versioni i-Os e Android dell’APP FAI sono scaricabili gratuitamente dagli store di Apple e Google. Facile e intuitiva, l’app geolocalizzata riconosce la posizione dell’utente e indica la mappa dei luoghi più vicini da visitare. Invitiamo tutti a diffondere in rete la notizia di questo evento che permette di scoprire un’Italia diversa utilizzando gli hashtag #giornatefai e #faicambiarelitalia
Le straordinarie aperture dell’edizione 2016 di Giornate FAI di Primavera in Friuli Venezia Giulia sono rese possibili grazie a