Prime indiscrezioni sul dossier che il Cairo deve fornire all’Italia sul ‘caso Regeni’, quello dal quale la famiglia del giovane ricercatore friulano ha detto di aspettarsi risposte nette, senza le quali ha invitato il governo ad azioni forti.
Nell'”esaustivo dossier” che “una delegazione della sicurezza egiziana” consegnerà martedì al procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, ci sono anche i risultati di indagini compiute da apparati egiziani sui numerosi incontri dal giovane ricercatore friulano con ambulanti e sindacalisti al Cairo: citando “fonti della sicurezza”, lo scrive Al-Akhbar, uno dei maggiori quotidiani egiziani oggi in edicola.
Il dossier, precisa il giornale, comprende “molti documenti e informazioni importanti” tra cui “foto” e “tutte le indagini su Regeni dal suo arrivo al Cairo fino alla sua scomparsa”, ovvero “gli innumerevoli rapporti, i segreti dei suoi incontri con i lavoratori e i responsabili di alcuni sindacati sui quali conduceva ricerche e studi”.
Nel dossier, secondo il quotidiano Al-Akhbar, ci sono “anche le deposizioni dettagliate dei suoi amici sugli spostamenti durante i suoi ultimi giorni al Cairo” e quelle “dei vicini dell’appartamento in cui viveva” nella capitale egiziana. Il giornale scrive che nel rapporto del ministero dell’Interno egiziano per la Procura di Roma ci sono anche “informazioni importanti” sulla banda di criminali uccisi al Cairo e che avevano rapinato “l’italiano David qualche mese fa”. La delegazione egiziana inoltre consegnerà “gli effetti” personali di Regeni, tra cui il passaporto, trovati nell’abitazione della sorella del capobanda, preannunciano le fonti del giornale, senza fornire nuovi elementi su chi ne sarebbe stato in possesso prima del fratello della donna.