I “Milk and Coffee” sono stati famosissimi in tutto il mondo a partire dagli anni ’80 e per molto tempo hanno rappresentato la disco music all’italiana. Poi, come accadeva spesso a band dell’epoca (ad esempio i New Trolls e le Orme), alcuni contrasti tra i membri fondatori hanno creato malesseri interni, frazionamenti, cambi di formazione e di conseguenza confusione per il pubblico e tra gli addetti ai lavori, al punto che – per un certo periodo di tempo – non si è sentito più parlare di loro.
Da un anno circa però, Giancarlo Nisi (membro fondatore, frontman, chitarrista e compositore di tutte le più belle melodie del gruppo) ha vinto tutte le battaglie giudiziarie ed ha ricevuto dall’ufficio brevetti l’ufficializzazione della proprietà del marchio industriale. Questo significa, pertanto, che i Milk and Coffee possono essere ricondotti solo all’attuale formazione capitanata da Nisi e composta – oltre che da lui – anche da Florence Cavaliere (la bionda platinata, nella band fin dall’inizio) e dalle recenti acquisizioni di Kinè Fall e Barbara Bert, che hanno apportato una rinnovata freschezza.
D’accordo con il “patron Bicio”, titolare del Mulino di Reana del Rojale (in via Primulacco 13, frazione Rizzolo), il direttore artistico Alberto Zeppieri ha affidato proprio ai Milk and Coffee la chiusura della prima stagione della rassegna “Il Mulino del Po”, con la cena di sabato 14 maggio (ore 20.45). Per aderire è indispensabile prenotarsi: tel. 0432 857878, 331 6792854 e prenotare il proprio tavolo, magari in gruppo (in questo caso si verrà agevolati).
Oltre un’ora di musica dal vivo allieterà la cena, ripercorrendo la serie di successi della band, che presto festeggierà quaranta anni di carriera con un progetto discografico internazionale prodotto da Gae Ilary della Katerpiller Music.
Il format “Il Mulino del Po”, ispirato dall’omonimo sceneggiato televisivo che andava in onda sulla Rai negli anni ’60 (diretto da Sandro Bolchi, dal primo volume del romanzo di Riccardo Bacchelli), si è sviluppato attraverso un percorso di eventi mensili, a partire da dicembre fino a maggio 2016. Appuntamenti a tavola, che hanno visto sposarsi attorno alla buona cucina friulana una serie di incontri con la cultura italiana e con la musica leggera dei ricordi, quella che spazia dagli anni ’60 fino alle canzoni contemporanee. Con i commensali del “Mulino” ecco allora gli interpreti originali, artisti, cantanti, gruppi musicali e gli autori delle melodie che ci hanno accompagnato nel tempo.
E così, via via, i racconti, gli aneddoti, le storie e le canzoni dei “big”, cominciando dai Camaleonti (lo scorso 12 dicembre) con le loro musiche e le pagine del libro “Storia di un’idea”; poi la cantante Fiordaliso, altra padana vera, essendo nata a Piacenza dove ancora conserva la sua casa di famiglia (16 gennaio 2016, prima di andare all’Isola dei Famosi); il 20 febbraio è stata la volta di Dino, al secolo Eugenio Zambelli, che si è esibito dal vivo con una formazione acustica, assieme a Marco Bonino (dei Nuovi Angeli, dove suona la chitarra) e Slep, già visto alla slide guitar al fianco di Francesco De Gregori; tutta rosa la notte del 12 marzo: a chiusura della settimana della “festa della donna” era arrivata Viola Valentino (all’anagrafe Virginia Minnetti); e il 16 aprile è stata la volta de “Il ballo di Simone” di Giuliano dei Notturni.
Una parte dell’incasso di ogni cena va a favore di @uxilia Onlus, organizzazione umanitaria presieduta dal medico Massimiliano Fanni Canelles, la cui sede mondiale è a Cividale del Friuli.