Avrebbero realizzato in maniera abusiva l’innalzamento di un tratto di argini del Fiume Judrio, nel tratto di competenza del Comune di Romans d’Isonzo (Gorizia), in assenza delle previste autorizzazioni e attraverso l’utilizzo di rifiuti al posto delle materie prime provenienti da cave di prestito. E avrebbero emesso, nel contempo, false fatturazioni a carico del Comune appaltante.
Sette persone, quattro titolari di aziende operanti nel settore dell’edilizia e della movimentazione terra e tre dipendenti della Pubblica amministrazione, sono stati denunciati dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Udine al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Gorizia nell’ambito di controlli nel settore del movimento terra.
Su delega della Procura Isontina, i Carabinieri del Noe hanno eseguito anche un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale agli argini interessati del fiume Judrio, per circa 2 chilometri.
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