Palmanova: strumenti e macchine artificiose per costruire la Fortezza

Palmanova: strumenti e macchine artificiose per costruire la Fortezza

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“Dove con facilissime dimostrationi si dichiarano le scienze delle meccaniche, e la pratica di fabricare, con le più certe regole, diversi strumenti, e machine per alzare con poca forza grandissimi pesi”. Parole di Bonaiuto Lorini, ingegnere militare, che nel suo “Delle Fortificationi” del 1597 ci ha lasciato traccia delle macchine utilizzate per realizzare le Fortezze, tra cui quella di Palmanova.

Ora queste opere dell’ingegno potranno essere viste e toccate. Lo strumento per pestare la polvere e quello con due trombe per alzare l’acqua faranno da oggi bella mostra di sé in Piazza Grande. Queste due nuove macchine si affiancheranno alle tre già allestite nel 2014: lo strumento per portare la terra, quello per ficcar pali e della lieva nell’asso della ruota. Le macchine sono tutte funzionanti e durante l’inaugurazione sono state mostrate all’opera. Per motivi di sicurezza, durante la loro esposizione quotidiana in Piazza verrà loro impedito il movimento.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Palmanova, con il sostegno della Fondazione CRUP e con la collaborazione della Confartigianato di Udine e dell’Associazione ProPalma.

Un grande lavoro artiginale realizzato da Ivano Pio Citossi (falegname), Andrea Del Mestre (falegname), Nicola Zaina (falegname), Gabriele Pesce (fabbro) e Colussi Mario Snc (fabbri). Disegni e grafica di Giovanni Gabassi, testi e supervisione artistica di Gabriella Del Frate.

Lo Strumento per pestare la polvere così veniva descritto nel testo lasciatoci dal Lorini: “Pestare la polvere si può eseguire in diversi modi, essendo più utili quelli fatti lavorar dal corso delle acque e dove non si trova si fatta comodità, è necessario rifarsi alla forza degli huomini o degli animali. Si avverte che questi strumenti nel pestare danno colpi forti ma non devono essere troppo gagliardi e con il pestone di legno forte, come anco doveriano essere i mortari, acciochè nel battere non si venga a riscaldare e pigliare il fuoco e soprattutto quando si inseriscono insieme i suoi materiali, cioè il salnitro con lo zolfo e il carbone”.

L’ingegnere militare Bonaiuto Lorini, discepolo del Soprintendente Giulio Savorgnan, fu il nuovo responsabile della costruzione della fortezza di Palma e nel suo trattato Delle Fortificationi (1597) dedica il libro quinto a uno studio sulle scienze meccaniche e l’ordine facilissimo di fabbricare tutti gli strumenti e machine artificiose, e come si possano con poca forza dominare grandissimi pesi.

Lo Strumento con due trombe per alzare l’acqua: “In molti modi si possono alzare le acque, nel fissar le lieve, acciò la potenza venga con più, ò manco forza, e tempo a fare ascendere il suo peso contro al natural moto, e in tutte quelle altezze, che ne potranno apportare commodità. E particolarmente questo si potrà essequire in due modi, cioè con vasi di diverse forme e materie, e con le trombe di legno, over di canne di metallo, come si dirà, si che dando l’aria luogo al corpo dell’acqua, venga l’uno, e l’altro necessitato a uscir fuori per una istessa bocca di sopra.”