Udine, 11 giu – Il Friuli Venezia Giulia sta affrontando un
momento decisivo per scegliere quale sarà il modello di sviluppo
al quale tendere e il tema dell’energia può contribuire in
maniera determinante a realizzare l’idea di futuro che si vuole
perseguire: è l’inizio di nuova era e con il Piano energetico
regionale (PER) l’intento dell’amministrazione regionale è quello
di dare avvio a una economia sostenibile, innovativa e di
altissimo livello tecnologico.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente e Energia
Sara Vito al convegno su “Cooperative elettriche e consorzi
storici dell’arco Alpino” che da ieri è in svolgimento alla
“Cjasa dai Fornes” di Forni di Sopra per approfondire la gestione
della ricarica delle auto elettriche e i sistemi di accumulo e
l’evoluzione del ruolo del distributore nei mercati elettrici e
per aggiornare in merito al Sistema Informativo Integrato
interconnesso anche al canone in bolletta e sulle opportunità di
sinergie tra cooperative elettriche su banda larga in aree a
fallimento di mercato.
L’assessore, nel ricordare la realtà peculiare e il ruolo
importante che svolgono le cooperative elettriche come quella di
Forni di Sopra e la centenaria Secab di Paluzza, ha poi aggiunto
che con il Piano Energetico Regionale finalmente si colmerà un
vuoto nella pianificazione e si definiranno in profondità i temi
nodali del settore, valorizzando le eccellenze esistenti per
attuare una politica fondata sulla combinazione di risparmio,
efficienza e utilizzo delle fonti rinnovabili.
Il Piano affronta in particolare un focus sull’energia
idroelettrica ma in effetti rinvia per questo settore al Piano di
tutela delle acque visto che si tratta di una fonte di energia a
zero emissioni ambientali per eccellenza ma che deve rispettare i
dettami delle direttive europee che impongono obiettivi rigorosi
per garantire l’equilibrio tra la produzione energia, pur pulita,
e lo sfruttamento delle risorse naturali.
Per raggiungere inoltre quanto richiesto dall’UE in merito alla
percentuale di consumo energetico garantita da fonti rinnovabili
per il 2020, la Regione ha già messo in campo due iniziative di
successo: ad esempio il sostegno alle pubbliche amministrazioni
per l’efficentamento dell’illuminazione che ha coinvolto oltre
cento enti locali del Friuli Venezia Giulia. In questo solco Vito
ha ricordato anche il nuovo progetto sulla mobilità sostenibile e
soprattutto lo sviluppo della rete di metanizzazione per
autotrazione, con previsione di ricerca tecnologica e innovazione
per la decarbonizzazione dei trasporti.
Per quanto riguarda lo sviluppo della mobilità sostenibile,
ovvero a basse emissioni complessive, la Regione ha partecipato e
vinto il bando PNIRE1 del ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti con il Comune di Udine presentando un progetto dal
costo complessivo di 375.000 euro dei quali 238.000 coperti con
finanziamento ministeriale.
Infine, l’assessore ha ricordato come la Regione abbia aderito
anche al nuovo bando PNIRE2 del ministero con un nuovo progetto
di sviluppo regionale della Mobilità elettrica per sviluppare
l’infrastruttura regionale di ricarica elettrica. Il
cofinanziamento del MIT è pari a oltre 500 mila euro e con la
quota regionale si arriva a oltre un milione di euro di risorse
che saranno destinate alla realizzazione delle infrastrutture.
ARC/EP
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