Trieste: Vito, “Ispezioni senza precedenti alla Ferriera”

Trieste: Vito, “Ispezioni senza precedenti alla Ferriera”

ferriera servola

Trieste, 22 ago – In relazione al decreto di Autorizzazione integrata ambientale (Aia) relativo a Siderurgica Triestina srl, gli uffici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e della Regione, che è autorità competente, “hanno fatto e stanno tuttora svolgendo ispezioni e controlli quali mai in precedenza erano stati fatti con tale frequenza”.

Lo rileva l’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito in una lettera inviata oggi al sindaco di Trieste Roberto Dipiazza in risposta alla missiva del primo cittadino dello scorso 18 agosto in cui si chiedevano lumi sulle azioni intraprese dalla Regione rispetto a inottemperanze indicate in un sollecito del deputato Aris Prodani, con richiesta di ricevere anche informazioni su eventuali sanzioni a carico del gestore (Siderurgica Triestina).

“Oltre alla verifica svolta a cavallo del rilascio dell’Aia – scrive Vito nella lettera -, una prima verifica ordinaria è stata conclusa a fine febbraio, una seconda a metà giugno, due verifiche straordinarie sono state effettuate tra marzo e aprile, mentre è stata anche fatta una visita ispettiva ai sensi della norma Seveso sulla sicurezza. Nell’ambito delle attività di controllo esercitate da Arpa sull’ottemperanza alle prescrizioni, sono state riscontrate delle irregolarità, per le quali – rileva l’assessore regionale all’Ambiente – i procedimenti sanzionatori si trovano a livelli di avanzamento differenti”. Per quanto riguarda gli interventi di mitigazione sulle emissioni di rumore relativi a una componente dell’impianto (“Insonorizzazione E35: costruzione cabina su ventilatore 1 e 2”) su complessivi quattro interventi di mitigazione acustica che Siderurgica Triestina doveva eseguire entro il termine del 28 febbraio 2016 fissato dall’Aia, sono state espletate le prime quattro fasi del processo sanzionatorio (accertamento, contestazione immediata al trasgressore, eventuali deduzioni difensive e richiesta di audizione del trasgressore, inoltro dei documenti alla Regione da parte di Arpa) ed è in corso la quinta fase. Quest’ultima è “in capo all’Amministrazione regionale, che sta valutando – ha aggiunto Vito – la sanzione da irrogare o, qualora ne sussistessero i presupposti, l’eventuale archiviazione”.

Per quanto riguarda “le irregolarità riscontrate a seguito della seconda verifica ispettiva ordinaria, è stata espletata la fase a) di accertamento, è in corso la fase b), che si concluderà con la notifica della contestazione al gestore dello stabilimento”.

Inoltre, rende noto ancora l’assessore regionale, “è attualmente in atto una terza visita ispettiva, nel corso della quale Arpa sta constatando e valutando le azioni dell’azienda conseguenti alla seconda visita ispettiva, laddove sono state rilevate non conformità”.

Il procedimento per l’applicazione delle sanzioni amministrative, ricorda Vito nella missiva, è puntualmente disciplinato dalla legge 689/1981, nonché dalla legge regionale 1/1984. “Arpa e Regione – così l’assessore regionale all’Ambiente – devono attenersi scrupolosamente alla procedura sanzionatoria prevista dalla norma, che si sviluppa attraverso passaggi obbligati, non discrezionali e non eludibili, i quali comportano tempi che possono apparire lunghi ma che sono stabiliti dalla legge e che vanno di conseguenza accuratamente rispettati”.

Vito ricorda, infine, nella sua lettera al sindaco di Trieste come il Decreto legislativo 152/2006 preveda “all’articolo 29 quater, le modalità attraverso le quali il Comune può chiedere la revisione dell’Aia, se ne ricorrono i presupposti, che devono essere dimostrati dal Comune e valutati dall’Autorità competente”, ovvero la Regione stessa. ARC/PPH/EP