Sono già diverse le imprese che hanno scelto di promuovere il proprio business sul web. Una scelta dovuta, date le odierne tecnologie, ma non scontata. Essere sul web non significa matematicamente vendere di più o migliorare il proprio fatturato, ovviamente vanno seguite delle strategie di mercato e delle campagne di web marketing adatte al tipo di servizio o prodotto. Quello che invece è vero è che il web è una grande cassa di risonanza e consente di raggiungere mercati anche fisicamente lontani.
Questo lo hanno capito molto bene le 52 aziende vinicole del Friuli che si sono costituite in associazione temporanea: Friuli Future Wines, per potersi promuovere sui mercati esteri. Un’idea che sicuramente, se ben gestita, darà buoni frutti e che forse sarà presa da esempio anche da altri imprenditori in altri comparti. Ormai tutto può essere venduto sul web, dai piccoli prodotti che possono essere spediti, alle auto e oggetti decisamente intrasportabili, come gli immobili.
Il web è come un grosso recipiente dove si trova un po’ di tutto quindi, ma non solo, infatti, oltre a dare la possibilità alle aziende di aumentare il proprio fatturato, al contempo da al consumatore la possibilità di risparmiare. A partire dalla migliore banca online, fino alla tariffa telefonica più scontata o la migliore tariffa luce (dettagli su http://www.apprendistatoprovinciaroma.it/migliore-tariffa-luce/). Anche i viaggi, per esempio, possono essere interamente programmati sul web, consentendo di risparmiare anche parecchio.
L’importante, se si decide di fare un passo del genere è portare sul web la propria attività e non dare tutto per scontato, richiedendo l’aiuto di professionisti e, chiaramente, proponendo dei prodotti di qualità che abbiano anche quel qualcosa in più per essere veramente competitivi. Questo non significa che chi lavora nei negozi o nelle imprese tradizionali, quindi non nel virtuale, dovrà necessariamente soccombere, ma sarà bene comprenda fin da subito che, soprattutto per chi vende prodotti di nicchia, il web sta diventando indispensabile in un mondo sempre più globalizzato.
E allora ben vengano le idee come quella dei viticoltori friulani che non si accontentano più di un mercato tutto italiano ma che ambiscono a conquistare anche quello più ampio dell’Europa e oltre. E dopo tutto, se questa via dovesse funzionare, probabilmente saranno altre le imprese che ne seguiranno le orme.