Ritornano nel circuito ERT le “pupazze” di Marta Cuscunà. L’attrice monfalconese sarà ospite della stagione teatrale di Cividale giovedì 17 novembre al Teatro Ristori (ore 21) con La semplicità ingannata, spettacolo il cui sottotitolo recita: satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne. Il lavoro – scritto e diretto dalla stessa Cuscunà – è la seconda tappa del personale percorso di ricerca che l’artista ha dedicato al tema delle resistenze femminili ed è ispirato al testo Lo spazio del silenzio di Giovanna Paolin. La semplicità ingannata andrà in scena anche nel 2017, giovedì 23 marzo al Teatro Sociale di Gemona. Il primo capitolo della trilogia sulle resistenze femminili, E’ bello vivere liberi, sarà ospite della stagione di Sedegliano il 3 febbraio mentre l’ultimo, Sorry, boys, andrà in scena il 10 e 11 gennaio nella “sua” Monfalcone.
La semplicità ingannata è liberamente ispirato alle opere letterarie della monaca e scrittrice Arcangela Tarabotti e all’esperienza del Convento Santa Chiara di Udine.
L’idea della donna come risorsa cruciale per la società, la pace e la giustizia affonda le sue radici in un passato molto lontano, in esperienze soffocate all’epoca e poco conosciute tutt’oggi. Nel Cinquecento, ad esempio, quando la monacazione forzata per ragioni economiche era un destino comune a molte bambine e ragazze, proprio nella nostra regione ci fu una straordinaria esperienza di emancipazione femminile, libertà di pensiero e resistenza alla cultura maschile dominante.
Con grande sensibilità e ironia Marta Cuscunà riesce a coinvolgere il pubblico con padronanza della narrazione e utilizzando con originalità, abilità ed efficacia il teatro di figura; e attraverso una storia lontana nel tempo riesce a far riflettere sulle profonde contraddizioni che oggi riguardano la figura femminile.
Avvicinatasi al teatro con il laboratorio Fare Teatro ideato e condotto dall’attrice Luisa Vermiglio per il Comune di Monfalcone, Marta Cuscunà si è formata con Prima del Teatro, Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. Nel 2009 ha vinto il Premio Scenario Ustica con il suo primo lavoro: È bello vivere liberi!. Nel 2012 ha ricevuto la menzione d’onore al Premio Eleonora Duse e ha debuttato con questo La semplicità ingannata, vincitore del Premio Last Seen 2012.