Oggi, presso la Direzione Generale di Tavagnacco, gli ultimi dipendenti che hanno aderito all’accordo sindacale sul licenziamento collettivo di 104 lavoratori di HYPO Alpe-Adria-Bank S.p.A. firmeranno i verbali di conciliazione che permetteranno loro di usufruire delle tutele faticosamente ottenute con la trattativa presso il Ministero del Lavoro, conclusasi lo scorso 25 novembre.
La Direzione Generale della banca ha già chiuso dal 27 dicembre tutte le 19 filiali, intimando ai propri dipendenti di non recarsi al lavoro.
La lettera di licenziamento consegnata ai lavoratori indica come ultimo giorno di lavoro il 30 dicembre. Anche l’atto finale della “prima banca austriaca in Italia” – la proprietà austriaca di HYPO Alpe-Adria-Bank S.p.A. ha per anni così pubblicizzato al pubblico l’ingresso in Italia – è avvenuto con modalità irrispettose della dignità dei lavoratori che per anni hanno creduto e dato oltre il dovuto per lo sviluppo di questa banca: una disposizione interna della Direzione Generale – generalmente indirizzata a tutti e diramata giovedì sera – ha decretato in venerdì 23 dicembre l’ultimo giorno di lavoro dei colleghi e di apertura delle filiali.
Con rammarico, i lavoratori di HYPO Alpe-Adria-Bank S.p.A. prendono atto della fine del proprio lavoro e della mancata volontà di salvare questa banca da parte delle istituzioni italiane (4 banche furono salvate nel 2015, MPS viene nazionalizzata, ma per i lavoratori di Hypo nulla si è concretizzato).