Innovazione e sinergia: ecco due parole chiave per l’agricoltura del futuro

Innovazione e sinergia: ecco due parole chiave per l’agricoltura del futuro

Convegno inaugurale Psr Agriest 2017

L’innovazione è un fattore fondamentale per far crescere l’agricoltura del futuro. Ma occorre che tutti i soggetti in campo, dalle istituzioni alle aziende private, promuovano un lavoro sinergico che implica anche un cambiamento “culturale”, capace di cogliere le opportunità legate alla tecnologia.
È uno degli spunti principali emersi nel corso del convegno inaugurale di Agriest Tech 2017, promosso dal Programma per lo Sviluppo Rurale (Psr) 2014-2020. “Tecnologia e innovazione al servizio della sostenibilità, dell’ambiente e della biodiversità”, questo il titolo dell’appuntamento che ha messo a confronto oggi, nella Sala Bianca del quartiere fieristico udinese, esperti sul tema moderati dal giornalista Rossano Cattivello, direttore del settimanale “Il Friuli”, che ha visto una folta partecipazione di pubblico.
Dopo i saluti delle autorità – Luisa De Marco, presidente di Udine e Gorizia Fiere, Giuseppe Graffi Brunoro, presidente della Federazione Bcc, e Cristiano Shaurli, assessore regionale alle Risorse agricole e forestali – ad aprire i lavori è stato Paolo Ceccon, Direttore del dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università di Udine. Tre le leve fondamentali, in base alla sua esperienza, per sviluppare le nuove tecnologie: i brevetti, anzitutto, visti come un’importante forma del “fare innovazione”; poi, la creazione di spinoff da parte di ricercatori universitari, che possono contribuire a trasmettere i risultati della ricerca e, infine, la consulenza. Non è mancato un accenno ai Bandi Por-Fesr 2014/2020, che mettono sul piatto numerose opportunità di creare e sostenere l’innovazione.
Raffaele Testolin, direttore dell’azienda agricola Servadei, ha rimarcato invece l’importanza delle aziende agricole sperimentali, ricordando l’importante esempio del progetto, partito nel 1998 e che si è concluso nel 2014, riguardante le viti resistenti alle malattie, che nel 2015 hanno permesso di registrare tre vini bianchi e altrettanti rossi.
Romeo Cuzzit, della Direzione centrale risorse agricole, forestali ed ittiche, ha tracciato il percorso dalla Legge regionale 26/2005 all’attuale Programma per lo Sviluppo Rurale, in grado di fondere aziende e ricerca in un piano d’azione articolato che, partendo da problematiche comuni, trovi soluzioni per viaggiare compatti verso i migliori risultati. “Innovarsi per cooperare”: questo il monito lanciato da Cuzzit, con la necessità di unire le forze, da parte delle varie aziende, per un approccio differente al lavoro.
Alcune imprese hanno presentato poi in maniera diretta le rispettive esperienze di successo: a raccontare come le “buone pratiche” abbiano assicurato loro possibilità di sviluppo sono state le aziende Jermann (viticoltura di precisione), Della Torre Valsassina (sistema di guida satellitare del trattore) e Giacomelli Carlo (filiera di oli vegetali).
La chiusura dei lavori è stata affidata all’assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli: «Le strategie di sostenibilità sono non soltanto un obbligo sancito dall’Europa, ma anche una possibilità in più per il territorio. La ricerca – ha evidenziato inoltre – non deve più essere condotta secondo un’ottica “top down”, ma è chiamata a coinvolgere già dall’inizio gli agricoltori. È necessario creare reti d’impresa e avere le giuste capacità di accogliere il cambiamento. I momenti di incontro ad Agriest promossi dalla Regione, tramite la Direzione centrale delle risorse agricole, forestali ed ittiche, e l’Ersa, offrono un confronto diretto tra istituzioni e soggetti privati, che in futuro saranno chiamati sempre più a un lavoro sinergico».
Domani, venerdì 27 gennaio, sempre in Sala Bianca e con inizio alle 11.30, il Psr organizza un altro convegno, incentrato su “Il mondo dell’agricoltura, il web, i nuovi canali di comunicazione”. Ad aprire il dibattito sarà Silvia Bolognini, professore associato di Diritto agrario dell’Università di Udine, che parlerà di “Opportunità e rischi della vendita a distanza dei prodotti agro-alimentari”, seguita dal racconto, in veste di testimonial, dell’azienda agricola Loner, che da molti anni effettua e-commerce di prodotti ortofrutticoli. Spazio poi ad Alessandro Rubini, esperto di marketing e comunicazione, che si concentrerà su “L’approccio del marketing e lo sviluppo digitale e tecnologico a servizio delle aziende”, mentre il successivo intervento sarà a cura di Stefano Vaccari, direttore del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche Agricole, alimentari e forestali, con alcune riflessioni su “Tutela della qualità e la repressione frodi dei prodotti agroalimentari: strumenti di difesa nel mondo”. Il moderatore del convegno sarà il giornalista Adriano Del Fabro, esperto del mondo agricolo e agroalimentare, mentre le conclusioni saranno affidate a Francesco Miniussi, Direttore centrale delle risorse agricole, forestali ed ittiche.
Prosegue fino a domenica, infine, la possibilità per gli interessati di conoscere da vicino i bandi e le opportunità legate al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020: nel padiglione 1 della Fiera, interamente dedicato a Psr ed Ersa (in condivisione anche con i Vivai regionali), sarà possibile ricevere risposte puntuali su eventuali dubbi e informazioni sulle ultime novità in materia. Domani, venerdì 27, dalle 10.30 alle 12.30 ci sarà la presentazione del bando per il sostegno ai Progetti di Filiera, mentre dalle 14.30 alle 16.30 sarà illustrato il bando dell’Intervento 6.4.2 – Diversificazione in attività agrituristiche, didattiche e sociali.