Oggi, nella sala consiliare del Comune di Pordenone, Björn Larsson, lo scrittore svedese protagonista della rassegna Dedica 2017, ha ricevuto il Sigillo della città dalle mani dell’assessore alla cultura Pietro Tropeano.
«La cultura parla di vita della città e la fa bella – ha detto l’assessore – con protagonisti come Björn Larsson. È una persona aperta, vero cittadino del mondo, che ama e ha un forte legame con l’acqua, elemento che compare sul nostro Sigillo, e ciò rende questo conferimento ancor più significativo».
Nel ricevere il riconoscimento, Larsson, ha ringraziato per l’onore che gli viene tributato, definendo il pubblico «fantastico. Né troppo invadente né troppo distante, che non mi mette su un piedistallo ma si dimostra partecipe». Un’accoglienza discreta, dunque, quella dei pordenonesi, per un autore amatissimo dai lettori, ma al quale essere al centro di tanta attenzione «crea un po’ di imbarazzo». Meglio lasciar parlare i libri, dunque, perché in fondo, come egli stesso ha dichiarato: «se la vita di uno scrittore è più interessante dei suoi libri significa che non è un buon scrittore».
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Larsson ha elogiato Dedica parlando di «un festival unico: essere stato invitato qui per me equivale a ricevere il Nobel». E rivolgendosi all’assessore Tropeano ha sottolineato l’importanza di Dedica così come di altri grandi eventi culturali che si tengono a Pordenone. «Sono la migliore pubblicità che si possa fare alla città, la rendono credibile a lungo termine».
L’autore ha poi lasciato un suo pensiero sul Libro d’onore del Comune, in italiano una citazione del Boccaccio (Avere compassione con gli afflitti è cosa umana) e in francese un verso del poeta Yvon Le Men (Vai da uno straniero come se andassi da un amico, vai da un amico come se andassi da uno straniero), sui concetti di straniero e amicizia.
L’incontro poi è proseguito con la consegna dei premi e dei riconoscimenti agli studenti che hanno partecipato al progetto “Parole e immagini per Bjorn Larsson” a cui hanno aderito 240 studenti, 180 delle superiori e 60 delle medie, di istituti cittadini e del territorio. Con targhe e libri sono stati premiati elaborati, singoli e di gruppo, costituiti da scritti e immagini che hanno interpretato i romanzi dello scrittore.
Presenti alla cerimonia la prefetta di Pordenone Maria Rosaria Laganà, Angela Pierobon delegata dal questore, il presidente e il direttore artistico del festival Dedica, Nino Frusteri e Claudio Cattaruzza.
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