Trieste, 28 mar – “Ci sono Stati che vogliono sfilarsi dagli
obblighi di solidarietà reciproca, ma questo obbligo non è
negoziabile perché la coesione dell’Unione si regge sul rispetto
degli accordi”.
Lo ha affermato oggi a Trieste la presidente del Friuli Venezia
Giulia, Debora Serracchiani, commentando le prese di posizione di
alcuni Paesi nei confronti del piano di ricollocamento dei
migranti.
“Possiamo capire che l’Austria sia ancora sotto pressione – ha
continuato Serracchiani – dal momento che ha già accolto un
flusso di migranti notevole rispetto alla popolazione, anche se
il piano di redistribuzione prevede numeri decisamente contenuti
per questo Paese. Ben diversa è la valutazione da fare nei
confronti di altri Paesi che, pur continuando a beneficiare di
ingenti fondi europei per la coesione e l’integrazione, finora
non hanno fatto quasi nulla per dare sollievo a chi invece è in
prima linea”.
Per la presidente “bisognerà porsi seriamente questo problema, di
un gruppo di Paesi di recente ingresso che fanno fatica a
considerare in ugual modo i privilegi e gli obblighi derivanti
dall’essere membri dell’Ue. Non è solo questione di procedure
d’infrazione, ma di una valutazione più larga. Perché se di fatto
ci sono già due velocità nella gestione dei flussi migratori – ha
concluso – ci si chiede perché questo regime non possa avere più
larga applicazione”.
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