Sono passati 40 anni. Per chi lo ha vissuto è stato un evento terribile, ma allo stesso tempo aggregante e ricco di umanità. Per chi è nato dopo ha sempre rappresentato un passaggio storico cruciale, una svolta nella memoria collettiva friulana. I fotografi dell’associazione Grandangolo di Campoformido sono tornati in una località del Friuli colpita dal terremoto del 1976 per rivisitare con gli occhi di oggi la realtà del paese e cogliere qualche traccia di ciò che è stato, ma soprattutto di ciò che è. È questo il biglietto da visita di “Obiettivo Majano – 40 anni dopo”, la nuova mostra fotografica ospitata dalla 4^ circoscrizione, che sarà inaugurata venerdì 7 aprile alle 18.30 nei locali di via Pradamano 21.
Diciannove artisti, per un totale di 76 immagini (numero simbolico che coincide proprio con l’anno del terremoto) raccontano la Majano di oggi, attraverso fotografie interpretative, di ricerca e documentazione. Si tratta di immagini riprese in una sola giornata, ma con tanti soggetti diversi: dal sisma alla religione, dalle tracce antropiche al lavoro dell’uomo, dalla natura al semplice particolare. Inquadrature originali raccontano il dolore della terra, gli slanci verso il cielo, il silenzio dei luoghi, ma anche la speranza operosa, la rabbia composta e l’orgoglio indomabile di una comunità, che guarda avanti verso un orizzonte più ampio, oltre l’anfiteatro morenico e l’imponenza severa delle montagne imperscrutabili. L’iniziativa è promossa dall’assessorato al Decentramento del Comune di Udine in collaborazione con l’associazione culturale Quadrante Arte.
Le opere esposte potranno essere visitate con ingresso libero fino al prossimo 15 maggio il lunedì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, il martedì e giovedì dalle 15 alle 18, il venerdì dalle 9 alle 12.