Verona, 10 apr – “Un lavoro straordinario atteso da tempo e
raggiunto grazie alla sinergia fra istituzioni. Ora tocca ai
produttori cogliere la grande opportunità”.
Questo il commento espresso a Vinitaly dalla presidente della
Regione, Debora Serracchiani, in occasione dell’evento di
presentazione, nello stand del ministero delle Politiche
agricole, alimentari e forestali(Mipaaf), della nuova Doc Pinot
Grigio delle Venezie che riunisce in un Consorzio interregionale
il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trento.
È stato suggellato un accordo reso possibile, secondo la
presidente, anche grazie alla collaborazione degli assessori
delle tre Regioni che hanno creduto e portato avanti il progetto
e al ministero “che – ha sottolineato – ci ha seguito con
attenzione”.
“Ci siamo messi insieme superando i confini geografici, le idee,
le contrapposizioni con un progetto che è quello di creare
economia, occupazione, visibilità e promozione del nostro
territorio” ha rimarcato Serracchiani.
“Mettere insieme tanti soggetti – ha osservato – non è semplice
ma ce l’abbiamo fatta e stiamo dando del nostro Paese l’immagine
migliore”.
“Una bella pagina di lavoro e di collaborazione” l’ha definita
anche l’assessore regionale alle Risorse Agricole, Cristiano
Shaurli, evidenziando che si tratta di “un risultato di cui siamo
orgogliosi, il cui merito principale è dei vignaioli e della
filiera vitivinicola che ha privilegiato la qualità rispetto alla
quantità, optando per elevare tutta la propria produzione di
Pinot grigio da Igt a Doc. Queste scelte – ha fatto notare
Shaurli – stanno ponendo il nostro territorio all’attenzione di
tutto il comparto nazionale ed internazionale”
“Questa avventura assieme – ha sottolineato Ugo Rossi, presidente
della Provincia autonoma di Trento – è un gioco di squadra che si
basa su un prodotto già affermato che vogliamo consolidare per
sviluppare nuovi mercati e potenzialità di business. L’obiettivo
è fare sinergia. Se lavoreremo bene nelle fasi iniziali di questo
consorzio, sarà un’opportunità importante per i nostri
produttori”.
“Oggi – ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia –
lanciamo una sfida identitaria, nella quale ognuno dei
protagonisti ha saputo rinunciare a un po’ della sua per far
nascere un Consorzio al quale le istituzioni consegnano una
Ferrari chiavi in mano e con il pieno di benzina, ora bisogna
saperla guidare. Dobbiamo andare uniti sui mercati e puntare alla
qualità e a un prezzo adeguato, remunerativo, non solo a produrre
di più”.
Svelata nell’occasione anche l’etichetta della nuova Doc Pinot
grigio delle Venezie, simbolicamente firmata da Serracchiani,
Zaia e Rossi, dal presidente del nuovo consorzio, Albino Armani,
dagli assessori di Veneto, Fvg e Provincia Trento e dal
sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione,
che ha evidenziato la sinergia virtuosa fra le tre istituzioni e
l’impegno del ministero che si è messo al servizio di un progetto
con un grande obiettivo.
Complessivamente i vigneti della nuova DOC valgono un potenziale
produttivo di oltre 24.000 ettari: 13.400 ettari in Veneto, 8.000
in Friuli Venezia Giulia e 3.000 nella provincia di Trento. Il
Pinot Grigio è la quarta varietà di uva coltivata in Italia con
una crescita negli ultimi cinque anni pari al 144 per cento e il
mercato internazionale come principale punto di riferimento.
“Il percorso portato a termine è un’esperienza unica nel suo
genere – ha concluso Shaurli – perché trova una sintesi
nell’obiettivo comune di innalzare complessivamente qualità e
tracciabilità del Pinot Grigio, offre un’opportunità in più per
il comparto, tutela i nostri vitigni autoctoni a partire dalla
Ribolla Gialla e, per l’ennesima volta, pone il Friuli Venezia
Giulia ed il Nordest al centro dell’attenzione e dell’innovazione
nella viticoltura nazionale e non solo”.
ARC/LP/fc
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