Stanziati 7 mln euro per rischio idrogeologico nel Pordenonese
Pordenone, 11 apr – Tra gli interventi per oltre 7 milioni di
euro che la Regione ha deciso di finanziare nell’ambito della
prevenzione del rischio idrogeologico in provincia di Pordenone,
figurano anche la bonifica dell’amianto lungo l’asta del Cellina
nonché l’avvio dello sghiaiamento del lago di Barcis come
previsto dalla Protezione civile.
I dettagli dei 24 lavori che verranno eseguito lungo i corsi
d’acqua del Friuli occidentale dal Consorzio di Bonifica Cellina
Meduna sono stati illustrati quest’oggi nel corso di un incontro
tra il presidente dell’ente consortile, Ezio Cesaratto,
l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, e i sindaci dei
comuni interessati dagli interventi. La riunione è servita per
fare il punto della situazione sullo stato della progettazione
sino ad ora eseguita nonché sui futuri lavori già programmati.
Come ricordato da Vito, con una norma del 2015 la Regione ha
riclassificato i fiumi in Friuli Venezia Giulia per stabilire con
precisione di chi ne fosse la competenza e quindi la relativa
manutenzione.
“Questo aspetto – ha detto l’assessore – è uno dei punti
qualificanti del progetto sul contrasto al rischio idrogeologico
del territorio. Nella legge abbiamo individuato i Consorzi quali
bracci operativi della Regione per mettere in atto una serie di
interventi per la difesa del suolo. Con quello del Cellina Meduna
è stato compiuto un importante lavoro di mappatura delle
criticità e delle opere da eseguire. Quindi ad ogni opera è stato
assegnato un criterio di priorità in base al quale sono stati
individuati i primi 24 interventi da compiere. Questo meccanismo
– ha aggiunto Vito – deve diventare virtuoso affinché la
manutenzione dei corsi d’acqua sia costante e puntuale”.
Infine l’assessore ha ricordato come sia di fondamentale
importanza il confronto con i sindaci “per ricevere da loro, che
presidiano il territorio, l’indicazione di eventuali criticità
prima di mettere mano alla progettazione esecutiva. La riunione
di oggi è stata molto positiva e tra qualche mese faremo un
ulteriore aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori a
cui faranno seguito nuovi sopralluoghi per avere maggiore
accortezza degli interventi programmati. Sul rischio
idrogeologico – ha concluso Vito – la Regione ha voluto compiere
un salto di qualità rispetto al passato, investito solo lo scorso
anno 28 milioni di euro”.
Tra gli interventi più rilevanti illustrati quest’oggi figura un
ulteriore lotto per l’asporto dell’amianto dal greto del Cellina
nonché la sistemazione delle opere di difesa sulla sponda
sinistra. Per questi lavori sono previsti 854mila euro, che vanno
a sommarsi ad un altro milione di euro già stanziato in passato
dalla Regione.
Altri 800mila euro sono stati destinati invece alla manutenzione
straordinaria del fiume Sile nel tratto lungo 16 chilometri
compreso tra i comuni di Chions, Pravisdomini e Azzano Decimo.
L’intervento prevede la rimozione della folta vegetazione lungo
il corso d’acqua nonché il ripristino delle sponde.
Fra gli interventi finanziati dalla Regione e gestiti dal
Consorzio di bonifica Cellina Meduna figura anche la
progettazione esecutiva e il primo lotto dei lavori di
sghiaiamento del Cellina a monte di Barcis (800mila euro), a
seguito dell’avvio dei lavori da parte della Protezione civile
della strada in destra lago.
Il piano prevede anche una serie di opere inferiori quali la
manutenzione della roggia di Spilimbergo (400mila euro), La Rupa
a Valvasone (350mila), il canale Taglio nuovo a Cordovado
(300mila), e il rio Brentella a Roveredo.
Infine, 150mila euro invece sono destinati alla progettazione
definitiva del consolidamento degli argini del Livenza, opere
necessarie in vista dei lavori che farà la Regione Veneto per la
zona di Prà dei Gai.
ARC/AL/fc
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