Trieste, 14 nov – Ammonteranno a oltre 4 miliardi di euro le
risorse complessive a disposizione dell’Amministrazione regionale
del Friuli Venezia Giulia nel 2018 per l’attuazione delle
politiche di intervento nei diversi settori. Dopo aver ricevuto
il via libera del Consiglio delle autonomie locali e a seguito
del confronto con le parti sociali, è questa la portata della
manovra finanziaria approvata oggi, in via definitiva, dalla
Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Finanze,
Francesco Peroni. Ora il provvedimento passa all’esame delle
competenti Commissioni del Consiglio regionale per essere
licenziato dall’Assemblea nella seconda metà di dicembre.
Come di consueto, la quota più rilevante degli stanziamenti
autorizzati è destinata al sistema sanitario e alle politiche
sociali, con una posta complessiva di 2.623 milioni. In
particolare con 2.241 milioni è assicurata, a titolo di spesa
corrente, l’attività degli enti del Servizio sanitario regionale,
mentre oltre 20 milioni sono autonomamente allocati per gli
investimenti nel settore sanitario.
Alle Politiche sociali sono confermati gli stanziamenti necessari
a garantire l’operatività dei servizi socioassistenziali dei
Comuni (72,8 milioni), le misure di sostegno al reddito (30
milioni), il Fondo per l’autonomia possibile (32,2 milioni), i
servizi a favore delle persone disabili (poste complessive per
quasi 40 milioni), nonché a finanziare spese di investimento a
favore dell’abbattimento di barriere architettoniche (1,6
milioni).
Trovano conferma anche i finanziamenti volti a sostenere i
servizi per la prima infanzia (complessivi 11,3 milioni) e
vengono altresì rifinanziati i capitoli dedicati all’abbattimento
delle rette delle case di riposo (51 milioni, con un incremento
di 6,6 milioni rispetto al 2017) e quelli per spese di
investimento a favore delle medesime (3 milioni, con un
incremento di 2 milioni rispetto al 2017), nonché quelli relativi
alle politiche per la famiglia (10,95 milioni, con un incremento
di un milione rispetto al 2017).
I trasferimenti alle Autonomie locali, che derivano dalla quota
compartecipata dei tributi erariali, ammontano a 455 milioni e
danno certezza finanziaria agli Enti locali per il prossimo
triennio, in attuazione di quanto previsto dalla riforma del
sistema della finanza locale. A tali risorse si aggiunge anche lo
stanziamento di 20 milioni, che va ad integrare l’assegnazione di
13 milioni, già oggetto dello scorso assestamento di bilancio
estivo, e quella di ulteriori 27 milioni, prevista dalla
successiva legge regionale 37/2017. In particolare questo
stanziamento è assegnato al Fondo unitario per lo sviluppo di
area vasta a favore delle Unioni territoriali intercomunali
(Uti), attraverso il quale la Regione concerta con le stesse,
nell’ambito delle Intese per lo sviluppo, le misure più idonee a
garantire l’armonica attuazione di interventi di politica
territoriale.
In materia di Ambiente ed Energia sono previste spese complessive
per 36 milioni, con particolare rilevanza per il funzionamento
dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e
per gli interventi di difesa del suolo e di depurazione delle
acque. Vengono inoltre previste azioni di bonifica e messa in
sicurezza di una serie di aree industriali, nonché di
riequilibrio e riqualificazione del paesaggio e dell’ambiente,
nel rispetto del principio di sostenibilità ambientale.
Confermati, inoltre, 40 milioni per la concessione di
agevolazioni sul consumo di carburanti.
Per la Protezione civile è mantenuto lo stanziamento di 9 milioni
di euro.
I settori aggregati che riguardano le Infrastrutture, la Mobilità
e l’Edilizia assorbono un totale di 362 milioni. Più nel
dettaglio in materia di viabilità e trasporti si evidenziano le
poste a favore del Trasporto pubblico locale (Tpl) su gomma e
rotaia (132 milioni), quelle dirette alla realizzazione e alla
manutenzione della rete viaria, nonché quelle legate allo
sviluppo della portualità e della logistica (16,2 milioni, con un
incremento di 6,2 milioni rispetto al 2017).
Importanti poste sono destinate alle misure di sostegno alle
politiche per la casa (42,3 milioni, con un incremento di 4,5
milioni rispetto al 2017). Ad esse si accompagnano, tra le altre,
le poste finalizzate agli interventi del Fondo sociale per
l’Edilizia (un aumento di 1,8 milioni rispetto al 2017, con 13,2
milioni allocati), al sostegno alle locazioni (confermati 8
milioni) e al recupero del patrimonio immobiliare esistente
(totali 5,8 milioni). Per quanto riguarda i lavori pubblici, sono
previsti stanziamenti per l’edilizia scolastica (2 milioni) e per
gli edifici di culto (2 milioni).
Nel settore delle Attività produttive sono iscritti stanziamenti
complessivi per 63 milioni, finalizzati ai settori
dell’industria, dell’artigianato, del commercio e della
cooperazione, alla promozione turistica e al finanziamento
dell’attività gestionale e manutentiva dell’Agenzia
PromoTurismoFvg. In linea con le iniziative di recupero e
riqualificazione ambientale si pone anche il trasferimento al
Consorzio di sviluppo economico locale dell’area giuliana dei
beni indisponibili di proprietà dell’ex Ente zona industriale di
Trieste (Ezit), inclusi nell’agglomerato industriale di interesse
regionale.
Alle Risorse agricole e forestali vanno 48 milioni, comprendenti
le spese di funzionamento dell’Agenzia per lo sviluppo rurale
(Ersa) e le iniziative di promozione dell’agroalimentare, le
spese per il personale addetto alle manutenzioni forestali, per
la realizzazione e manutenzione di opere di trasformazione
irrigua, di opere idraulico forestali e di opere di bonifica. Va
sottolineato, inoltre, il sostegno che la Regione intende dare
alla candidatura del Collio come patrimonio dell’umanità Unesco,
a fini di promozione in termini turistici ed enogastronomici di
rilievo transfrontaliero di un territorio qualificato come
“Paesaggio rurale Collio (Ita)/Brda (Slo) tra Isonzo e Judrio”.
La posta destinata agli interventi di sviluppo dei territori
montani viene confermata intorno ai 5 milioni.
Le risorse per i settori del Lavoro, della Formazione,
dell’Istruzione e della Ricerca ammontano a 75,3 milioni. Tra gli
interventi per il lavoro e la formazione figurano il sostegno
alla formazione primaria (circa 17 milioni), il sostegno
all’occupazione attraverso le politiche attive (3,5 milioni) e il
finanziamento di contratti di solidarietà (3 milioni), di lavori
di pubblica utilità (2,6 milioni), di lavori socialmente utili (2
milioni) e delle spese per l’utilizzo di persone disoccupate in
cantieri di lavoro (3 milioni). Da segnalare, altresì, lo
stanziamento di 300.000 euro per l’iniziativa “Trieste Capitale
della scienza 2020”, nell’ambito dell’Euro Science Open Forum
(Esof).
Infine a Cultura e Sport sono destinate risorse pari a 60,5
milioni.
ARC/COM/ppd/fc
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