Pechino, 4 dic – “La comunità di corregionali che ho conosciuto
a Pechino in questi giorni è straordinaria per la capacità con
cui ha saputo inserirsi in un contesto complesso raggiungendo
risultati di eccellenza: è il caso di Juan Bautista Simoni, un
friulano al quale ho l’onore di consegnare le insegne di
Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia”.
Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, ha consegnato, nel corso dell’incontro conviviale
organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Pechino, l’onorificenza
conferita dal presidente della Repubblica, su proposta del
ministro degli Esteri, a quegli italiani che si sono
particolarmente distinti con la loro opera per promuovere
l’immagine dell’Italia nel mondo.
Durante la sua lunga permanenza in Cina, Simoni, nato in
Argentina ma originario di Spilimbergo, si è distinto per i
risultati ottenuti in qualità di dirigente di aziende italiane,
contribuendo in maniera determinante al loro successo.
Nella cerimonia di consegna tenuta dall’ambasciatore Ettore Sequi
e presieduta da Serracchiani, è stata letta la motivazione
dell’attestato nella quale si evidenzia come Simoni “sia membro
attivo della comunità italiana residente in Cina, all’interno
della quale si è sempre impegnato in prima linea, si è distinto
per la sua attività di promozione nell’ambito della cultura e
dello sport, in particolare motoristico, dando grande lustro e
visibilità alle auto classiche italiane e al patrimonio di
conoscenze tecniche e di design che ne sono alla base”.
Dottore in Scienze industriali all’Università di Herisau, Simoni
ha svolto le sue esperienze manageriali in grandi gruppi come
Edison, Tecnimont, Ansaldo tra Vienna, Iran e Tanzania e,
attualmente, è direttore Sviluppo mercato e progetti di
Valvitalia China, importante società per la produzione di
apparecchiature e componenti per l’industria.
I suoi interessi spaziano dall’economia all’impresa, fino
all’automobilismo. È infatti presidente esecutivo per l’Italia
della Federazione Classic Car China, la più grande organizzazione
in Cina controllata dal ministero della Cultura e creata con il
compito di promuovere l’automobilismo storico. In questa veste,
Simoni ha firmato il primo accordo internazionale con
Automobilismo storico italiano (Asi) per attività di sinergia tra
le due associazioni e sta lavorando alla stesura di due nuovi
accordi con realtà italiane per organizzare manifestazioni
sportive in Cina.
Commosso per l’onorificenza consegnata dalla presidente della
Regione in un evento che ha riunito molti corregionali residenti
a Pechino, Simoni ha voluto testimoniare come il successo
ottenuto in questi anni sia merito “di una famiglia, di mia
moglie e dei miei figli in particolare, che mi hanno sempre
seguito nei momenti difficili e in quelli importanti come è
l’occasione di questa sera”.
ARC/EP/fc
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