Queste le parole del Mister Massimo Oddo rilasciate nella conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Benevento.
Qual è la situazione degli infortunati?
Posso dire che sia Angella che Behrami domani non potranno essere della partita.
Il Benevento è reduce da un pareggio – impresa con il Milan che ha gasato l’ambiente.
Il Benevento è una squadra che ha messo sotto chiunque nelle ultime partite e non solo il Milan, ma anche l’Atalanta, la Juve e molte altre avversarie. L’errore più grande che potremmo fare è quello di sottovalutarlo. Per vincere domani conterà più la testa che il fisico, se non lo faremo sarà dura. Quando hai pochi punti e tanta pressione addosso, in campo si fa di tutto per smentire la classifica. In questo momento io sono convinto che il Benevento ci possa dare più fastidi rispetto a tante altre squadre di maggior blasone perciò dovremo stare molto attenti a quello che faremo.
Crede che la squadra che ha vinto a Crotone meriti una riconferma?
Ciò dipende da tante considerazioni che un allenatore fa nel corso degli allenamenti settimanali. Se fosse stato tutto perfetto durante la settimana la squadra meritava certamente di essere riconfermata, ma gli allenamenti successivi hanno evidenziato nuove situazioni. Ricordiamoci però che a Crotone non è stato tutto rose e fiori e che la partita è cambiata dopo che abbiamo fatto gol: questo è sintomo di una squadra che vuole avere delle sicurezze, perché dal primo gol in poi la squadra si è sbloccata. Il nostro obiettivo perciò è quello di essere più sciolti e più liberi mentalmente, dimostrandoci sciolti psicologicamente.
Dopo la prova convincente di Crotone abbiamo visto Fofana come tornante basso. Secondo lei è un esperimento riuscito e crede possa giocare in questo ruolo?
I giocatori di talento come lui possono giocare in svariati ruoli. In questo momento se vuoi sfruttare un po’ di più le caratteristiche delle nostre ali è necessario avere a disposizione un centracampista che si adatta meglio a fare quello che mi serve. E lui ora è giocatore più indicato per svolgere questo ruolo.
Perché De Paul ultimamente lo si vede poco fra gli undici titolari?
Io sono molto contento per come ha reagito alle recenti esclusioni, nel senso che la sua rabbia – se vogliamo chiamarla così – l’ha trasformata in positività. Ricordiamoci però che ci sono anche altri giocatori che rimangono fuori ogni domenica, ma siccome in campo ci vanno 11 è necessario fare delle scelte. E lui reagendo bene a queste esclusioni nel momento in cui dovrà scendere in campo sono convinto che darà il massimo.
Su che aspetto ti stai focalizzando maggiormente nel tuo lavoro?
Sicuramente nel far capire che nel calcio c’è una fase offensiva, ma c’è anche quella difensiva. Far capire a ognuno dei giocatori che sacrificarsi per il compagno è una cosa fondamentale, che l’aspetto mentale è importantissimo, cerco di far capire loro che hanno del potenziale da mettere a disposizione, le potenzialità esistenti emergono da sole. Siccome qui fenomeni non ce ne sono, ma ci sono buonissimi giocatori, tutti potranno esprimersi al meglio giocando coralmente l’uno per l’altro, provando ad avere coraggio e leggendo al meglio ogni situazione della partita. La partita di domani è un appello fondamentale per i giocatori, perché chi aspira a diventare un grande calciatore potrà farlo solo se contro il Benevento dimostrerà la stessa grinta e la stessa convinzione dimostrata di fronte ad avversari più quotati. Sappiamo che se non vinceremo contro il Benevento pioveranno critiche perciò dobbiamo avere il giusto entusiasmo che ci può essere dopo una vittoria come quella di Crotone, ma alternandolo alla giusta maturità utile a sapere gestire al meglio la partita successiva.