Trieste, 13 dic – “Le poste puntuali di bilancio, per come sono
state intese nelle scorse legislature, erano l’esito di leggi
confuse e di strumenti valutativi non applicabili o semplicemente
inesistenti”.
Lo ha detto oggi a Trieste l’assessore regionale a Cultura e
sSport, Gianni Torrenti, a margine della seduta di Consiglio
regionale dedicata alla discussione sulla legge di Stabilità 2018.
“Questa Amministrazione – ha rimarcato l’assessore – ha operato
per attuare un profondo cambiamento, al fine di non avere più
poste puntuali né nello sport né nelle attività culturali. Quelle
pochissime rimaste sono infatti previste dalle leggi vigenti.
Quindi, con soddisfazione, possiamo affermare di aver rimosso un
fenomeno che penalizzava chi non riusciva a farsi sentire dalla
politica”.
L’eccezione, come ha spiegato Torrenti, può riguardare
esclusivamente alcune situazioni estremamente particolari, quelle
connotate dal carattere dell’urgenza o della dimensione
dell’evento. “In tal caso – ha detto l’assessore – viene previsto
un intervento mirato, come quello per la costruzione di un museo
o per un’opera di salvaguardia. Ad esempio non si può indire un
bando per tutti i Tram di Opicina, dal momento che ce n’è solo
uno, così come unico è il Giro d’Italia. E queste non si possono
certo chiamare poste puntuali”.
Facendo un paragone con l’ultima parte della precedente
legislatura, Torrenti ha evidenziato l’abbattimento delle poste
puntuali dello sport da 55 a zero e sulle attività culturali da
150 a nessuna.
“Si tratta di un risultato importante – ha commentato Torrenti –
perché conferisce maggior certezza da una parte ai soggetti
beneficiari di essere finanziati in modo adeguato, dall’altra
alla comunità di poter fruire di un’offerta di qualità”.
“In questi ultimi cinque anni abbiamo raddoppiato le risorse
disponibili, investendo tantissimo in cultura e sport e i
risultati sono visibili – ha concluso l’assessore – nel livello
di benessere dei cittadini del Friuli Venezia Giulia”.
ARC/GG/fc
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