Trieste, 11 gennaio – Il Friuli Venezia Giulia è tra le Regioni che oggi, in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, si sono espresse contro l’intesa con il Governo sul decreto legislativo 219/2016 sul riordino delle Camere di commercio.
L’intesa, che richiede l’unanimità dei membri della Conferenza, non è stata pertanto accordata.
Oltre al Friuli Venezia Giulia, che era rappresentato a Roma dall’assessore alla Cultura, Sport e Solidarietà, si sono pronunciate contro il decreto legislativo anche altre Regioni (Lombardia, Piemonte, Toscana e Sicilia). L’iniziativa spetta ora al Consiglio dei Ministri, che “provvede con deliberazione motivata”, come recita l’articolo 3 del decreto legislativo 281/1997.
La Corte costituzionale, proprio sulla base di ricorsi delle Regioni Lombardia, Puglia, Toscana e Liguria, aveva stabilito la necessità di un pieno coinvolgimento delle Regioni stesse, chiamate non a un semplice parere ma un’intesa sul decreto, secondo un percorso che oggi si è completato.
A proposito del confronto sul riordino delle Camere di commercio, è fissata per il prossimo 18 gennaio l’udienza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio che si pronuncerà sul ricorso avverso al decreto 219 da parte della Camera di commercio di Pordenone, la quale si oppone alla sua fusione con la Camera di commercio di Udine prevista dal provvedimento del Governo. ARC/PPH/EP
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