Finanziamenti anche a tasso zero alle imprese del settore
Trieste, 13 gen – La Regione, nell’ambito del Programma di
sviluppo rurale (Psr), attiverà una nuova sezione del Fondo di
rotazione regionale (legge regionale 80/1982) per interventi nel
settore agricolo attingendo allo stanziamento del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (Fears).
Il nuovo strumento, approvato dalla Giunta regionale su proposta
dell’assessore alle Risorse agricole e forestali e reso operativo
da uno specifico accordo, ha una dotazione iniziale complessiva
di circa 20 milioni di euro (equamente divisi tra risorse europee
e regionali) e permetterà alla Regione (in collaborazione con il
sistema bancario) di erogare alle imprese agricole del Friuli
Venezia Giulia finanziamenti, anche a tasso zero, della durata
massima di 20 anni.
Si amplia quindi l’offerta di credito alle aziende tramite
l’utilizzo di fondi di rotazione che, una volta restituiti,
possono essere nuovamente reinvestiti. Il tutto attraverso
procedure burocratiche semplificate per facilitare l’accesso ai
finanziamenti degli imprenditori agricoli e la selezione dei
progetti.
Nello specifico, le misure del Psr supportate sono quelle
relative al ‘Miglioramento della redditività e della
competitività delle aziende agricole’ e agli ‘Investimenti per la
trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti
agricoli’.
Il Fondo permette la concessione di finanziamenti agevolati
relativi a: investimenti per la trasformazione, la
commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli; per
l’efficientamento dell’uso dell’acqua nelle aziende agricole e
per il miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità
globale delle imprese.
I finanziamenti posso essere richiesti attraverso le banche
convenzionate con il Fondo, le quali svolgono in esclusiva le
istruttorie creditizie e inoltrano al Fondo le richieste per le
istruttorie tecniche. La documentazione a supporto delle
richieste è, inoltre, simile a quella delle pratiche adottate
ordinariamente dagli istituti di credito in modo di favorirne il
completamento in tempi rapidi. Una volta ottenuto il
finanziamento le imprese devono, con cadenza semestrale,
restituire al Fondo una quota del capitale erogato, il quale può
così essere reimpiegato in nuove iniziative. Al termine
dell’operatività il contributo europeo resta quindi nelle
disponibilità del Fondo.
Il Fondo di rotazione regionale nel 2017 ha sostenuto 700 imprese
erogando oltre 60 milioni. Un dato che, secondo la Regione,
testimonia come il settore primario vi veda uno strumento
finanziario utile, rapido e facilmente accessibile.
ARC/MA
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