Udinese: a Roma per cercare la prima vittoria in trasferta

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L’Udinese cerca punti salvezza all’olimpico di Roma per chiduere al più presto la pratica salvezza lontana ancora 8/9 punti. Giallorossi con molte assenze, Udinese con un solo dubbio davanti; Marino cerca conferme nella settimana con il turno infrasettimanale. L’Udinese, che è bene chiarirlo, non è ancora salva, “siamo ripartiti -ha dichiarato Marino – ma non siamo ancora fuori dal tunnel” cerca un puntello per costruire la sua scalata alla salvezza alo stadio olimpico contro la Roma di Ranieri. Giallorosssi al terzo posto in classfica, alle prese con i soliti problemi di immaturità palesati anche a Livorno ma non solo. Problemi di formazione piuttosto marcati per i capitolini che dovranno rinunciare oltre che al solito Totti anche agli squalificati Taddei, Mexes, De Rossi e Pizarro. La Roma secondo le fonti della capitale dovrebbe schierarsi con un 4312 con Cassetti, Burdisso, Juan e Riise in difesa, linea mediana con Faty, Brighi e Perrotta con Menez a sostegno delle punte Toni e Vucinic. Problemi soprattutto a centrocampo per Ranieri dunque con una linea offensiva comunque temibilissima che accoppia la velocità di Vucinic alle capacità aeree e di sponda di Toni.

L’Udinese che ovviamente deve fare a a meno di D’Agostino lungodegente, si schiererà con Isla, Coda, Zapata e Lukovic in difesa, Sammarco, Inler e Asamoah. Unico dubbio in attacco con Di Natale e Floro Flores  sicuri, con ballottaggio fra Sanchez e Pepe con il secondo preferito forse per contenere la fisicità di Riise. Probabile l’ingresso del cileno nella ripresa anche per dare il cambio a un Di Natale non in perfette condizioni fisiche e che dovrà esserci anche mercoledì nel turno infrasettimanale contro il Chievo.

Chiave tattica la fascia destra friulana. Chi vincerà il duello fra Riise e Pepe (o Sanchez) potrà giocare la partita con un attaccante in più. Uomo pericolosissimo oltre agli ovvi Vucinic e Toni, giocatori di caratura internazionale, il motorino Perrotta tornato in forma mondiale e che è reduce da una serie di prestazioni molto incoraggianti. Molto probabilmente le chiavi del centrocampo romanista saranno consegnate a lui con il compito di portare la palla dalla difesa all’attacco. Sicuramente Marino, ormai dato per partente per Parma, non disporrà una marcatura speciale sul campione del mondo ma potrebbe chiedere alla terza punta, presumibilmente proprio Pepe di aiutare in pressing su di lui. L’Udinese da par suo, peggior squadra del campionato in trasferta con soli 5 punti realizzati dovrà cercare di trasformare il più velocemente possibile le azioni da difensive in offensive. Proprio in questo frangente si sente la mancanza di un regista capace di ribaltare con lucidità, ma anche con lunghi lanci il gioco. Il compito è stato per lo più affidato a Sammarco, generoso ma un po’ pasticcione, frenetico ma poco lucido e a san Totò che ormai fa pentole e coperchi, cui curiosamente, nonostante sia il capocannoniere del campionato, nessuno affida una maglia da titolare per il mondiale. Ovviamente la Roma si affiderà anche in maniera massiccia ai lanci lunghi per Toni sfruttando il suo gioco aereo. Massima attenzione anche in difesa dunque dove tradizionalmente i friulani commettono sempre qualche errore di troppo e dove lo sgusciante Vucinic è una vera spina nel fianco, nonostante la stagione non brillantissima. Ovviamente sono le prove generalei per il ritorno di Coppa Italia in cui l’Udinese dovrà rimontare il 2-0 dell’andata per cercare un incredibile qualificazione alla Europa League.

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