Progettata dagli ingegneri, Carlo Semenza, Guido Oberti, Mario Pancini, della Società Adriatica di Elettricità, viste le condizioni morfologiche e geognostiche della stretta e profonda forra, venne scelta una struttura a volta a doppia curvatura.
Con i suoi 136,15 metri, è stata la più alta d’Europa nel dopoguerra. Sbarra il torrente Lumiei, formando un serbatoio della capacità di 73 milioni di metri cubi d’acqua.
Le opere per la costruzione iniziarono nel 1941 e terminarono 7 anni dopo, nel 1948.
Proseguirono regolarmente nonostante si fosse negli anni della seconda guerra mondiale. Per la scarsità di manodopera nel primo periodo anche 300 prigionieri di guerra neozelandesi parteciparono alla costruzione.
La località La Maina venne sommersa dal lago artificiale che si creò in seguito allo sbarramento della valle
Durante lo svaso ritornano visibili alcune case della sommersa località della Maina.
La diga si può raggiungere attraverso tre strade: Da Ampezzo attraverso la strada che porta direttamente a Sauris (strada stretta e con molte curve ma sicuramente la migliore); attraverso il passo del Pura, strada molto suggestiva ma impraticabile d’inverno; queste strade si congiungono proprio vicino alla diga e quella del Pura attraversa la diga sul suo coronamento. Ultima possibilità grazie alla strada che dalla Casera Razzo arriva prima a Sauris di Sopra e quindi alla diga, anche questa molto suggestiva. Le strade per arrivare alla diga e quindi a Sauris sono molto amate dai motociclisti.