Primi ospiti, sabato 15 giugno alle 21.30, sono gli EX-OTAGO, band genovese rivelazione del Festival di Sanremo 2019 e protagonista anche sul palco del Concertone del 1° Maggio a Roma, con una tappa del tour estivo LA NOTTE CHIAMA. Sul palco non il solito concerto, ma una vera e propria “OTAGATA”: uno show spettacolare fatto di grande musica, di visual, emozioni, momenti di riflessione e tante sorprese.
La serata si apre con Mare, uno dei grandi classici della band, e con i synthwave elettronici di Bambini che accolgono il pubblico. Un’atmosfera indimenticabile, da notte di mezz’estate con Gli occhi della Luna e Tu non mi parli più suonata per la prima volta dal vivo. Una scaletta che predilige l’anima più discotecara della band. Rispetto al tour nei club, infatti, il blocco dance è stato volutamente ampliato per far ballare tutti sotto le stelle sulle note di La notte chiama, il grande ritorno di Giorni Vacanzieri, direttamente dal 2010, e del mantra Tutto bene. Ma non balla solo il pubblico, perché a sorpresa i cinque Otaghi impiegano tutto il loro coraggio e sfoggiano una performance dance anni ’90!
Non manca il lato più romantico della band che regala al pubblico un caldo momento acustico: Costa Rica, Stai tranquillo e Amore che vieni, cover di Fabrizio De Andrè. Le ballate Questa notte, La nostra pelle e Quando sono con teconducono al gran finale, perché la notte Otaga non può fare a meno di Solo una canzone.
Mercoledì 19 giugno tocca a un grandissimo nome internazionale, Richard Galliano, massimo interprete mondiale della fisarmonica e virtuoso del bandoneon, strumento tipico delle orchestre di tango argentine che il musicista ha riportato al centro della musica moderna europea, rivestendolo di sfumature e influenze jazz.
Galliano è stato il principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive, ed è da molti definito l’erede unico di Astor Piazzolla.
Galliano ama rinnovarsi e stupire ogni volta il suo pubblico e a Grado porta il suo nuovo progetto Post-Musette 4et (François Arnaud, violino – Bruno Rousselet, contrabasso – Jean-Christophe Galliano, batteria). Il “Musette” è un vecchio stile italo/francese cui i veri jazzisti si accostano un po’ con imbarazzo, un po’ con ironia: la sua storia comincia – come per il blues negli Stati Uniti e il tango in Argentina – in Francia all’inizio del 1900.
Come anche gli altri, il “Musette” è il risultato di una fusione, di un “miscuglio creativo” umano e culturale: come gli italiani e gli argentini hanno dato forma al tango, gli americani e gli africani al blues, così i francesi e ancora una volta gli italiani hanno plasmato il vivacissimo “Musette”. Anche in questo caso, emigranti lontani dalla propria terra, incontrandosi nei sobborghi delle città, piangevano anche con la musica, mescolando nostalgia, valori identitari e malinconia: il blues in America, la milonga in Argentina hanno lo stesso carattere sofferente del “Musette” in Francia.
Info e biglietti: www.euritmica.it / www.ondemediterranee.it – 0432 1720214 – Online su circuiti Ticketone e Vivaticket. A Grado presso Edicola/Libreria Thomann, Piazza Duca D’Aosta.
Foto: Lorenzo Santagada