Il riscaldamento globale è sembrato per anni il problema ambientale per eccellenza: di fronte ad eventi climatici anche catastrofici, spesso è difficile per gli stessi scienziati individuare una valida causa comune. Negli ultimi anni si è riflettuto molto sul ‘sistema mondo’: molti sono gli attivisti che in questi anni si sono spesi per battaglie che meritano di essere raccontate e conosciute. Il Festival di Cinemazero LE VOCI DELL’INCHIESTA – in programma a Pordenone fino a domenica 18 aprile – nella sua seconda giornata pone il focus proprio su queste tematiche, nella sezione Il Mondo è nostro.
Nella prima mattinata di giovedì (Sala Grande Cinemazero ore 9.00) in programma un matinee in collaborazione con WWF Friuli Venezia Giulia e Arpa/Larea: il film The age of stupid posiziona il calendario nel 2055 quando i disastrosi cambiamenti climatici hanno reso la Terra un luogo inospitale. In questa situazione, il protagonista, l’attore Pete Postelethwaite (candidato all’Oscar per Il nome del padre), si interroga sul perché nessuno sia intervenuto per salvare il nostro pianeta. Alternando fiction dal sapore fantascientifico, a testimonianze reali dei nostri giorni, il regista Franny Armstrong affronta in modo nuovo e efficace una delle nostre emergenze più gravi.
Alle 11.00, aperto anche alle scuole, incontro con il fotoreporter Pierpaolo Mittica che tra il 2002 e il 2007 si è recato più volte in Bielorussia per testimoniare l’eredità lasciata da Chernobyl.
Ancora giovedì, alle 18.00, l’anteprima nazionale di Bananas!, alla presenza del regista svedese Fredrik Gertten, documentario sulla lotta tra i raccoglitori di banane nicaraguensi e la multinazionale Doole Food (la dominatirce del mercato di frutta e verdura), per un pesticida vietato, (nomination per l’International Green Film Award al Cinema For Peace Gala di Berlino). A nome di dodici volontari di banane del Nicaragua, l’avvocato Juan Dominguez ha avviato una causa da un milione di dollari. E’ il suo più grande caso: oltre 10.000 lavoratori delle banane del Nicaragua dichiarano di essere afflitti da patologie legate ad un pesticida chiamato Nemagon, già fuori legge negli Stati Uniti dal 1977.
A suggellare la giornata odierna, uno degli eventi più attesi del Festival: alle 21.00 proiezione di The Cove (Il Covo), premiato con il Premio Oscar miglior documentario del 2010: a Pordenone la prima proiezione dopo la conquista dell’ambita statuetta. Visori notturni, tute mimetiche, microcamere nascoste: The cove – da settembre in dvd nella collana Feltrinelli Real Cinema – ha la forma della spy-story. Protagonista il miglior addestratore di delfini al mondo, Ric O’Barry, divenuto celebre negli anni ’60 per la serie tv Flipper e ormai consacrato al boicottaggio dei parchi acquatici. Il regista Louie Psihoyos ha messo insieme una squadra d’eccezione tra operatori d’assalto ed esperti in immersioni Iper documentare la strage di delfini nella baia al suo nemico numero uno è diventato il Covo, una piccola laTaiji, il Covo, appunto.
Ulteriore chicca in programma nella sezione il film The end of the line, un lavoro indipendente di Rupert Murray, in parte finanziato dal WWF, che lancia l’allarme sulla crisi degli oceani dovuta alla pesca eccessiva, con l’intento di informare il grande pubblico sugli aspetti più sconosciuti del consumo insostenibile delle risorse naturali.
La manifestazione, dopo la prima giornata dedicata alla situazione delle donne in Iran, torna sul documentarismo al femminile inaugurando la sezione Donne con la macchina da presa: selezione internazionale di opere che mette in risalto il talento femminile in campi – come quelli de reportage giornalistico – a lungo di esclusivo dominio maschile. Alle 16.00 proiezione del documentario David di Donatello del 2008 Madri, di Barbara Cupisti, sulle donne israeliane e palestinesi unite dal comune dolore per la perdita dei figli. Della stessa autrice vedremo anche “Vietato sognare”, in programma alle 14.30 di venerdì.
Da segnalare, per l’apertura della terza giornata, di festival, venerdì 16, la tavola rotonda in occasione del quindi compleanno di You Tube: Clip Culture. Intrattenimento, informazione, scoperta, memoria. Giornalisti, filmmakers, docenti universitari si confrontano su uno dei più grandi fenomeni della rete (dalle 9.00 al Centro Pulifunzionale di Pordenone, sede dell’Università degli Studi di Udine, aula S4).
Sempre venerdì, tra gli eventi di punta attesa al festival (ore 18.00 Sala Grande di Cinemazero con la presenza di Oliviero Ponte di Pino) la presentazione del nuovo libro di Corrado Stajano “L’ITALIA FERITA” – Storie di un popolo che vorrebbe vivere secondo le regole della democrazia, curato da Riccardo Costantini e Fabio Francione: la sua penna inaugura la nuova collana editoriale Cinemazero / Le voci dell’inchiesta
FOTO A CURA DI ELISA CALDANA
GREEN DAYS 14/04
BANANAS 15/04
MITTICA 15/04
MADRI 15/04
THE COVE 15/04
CORRADO STAJANO 16/04
la galleria fotografica non è ancora finita, tornate nei prossimi giorni per vedere le altre foto del festival