Stop di 28 giorni alle donazioni di sangue, in via del tutto precauzionale visto che non è documentata la trasmissione per via trasfusionale del virus, per tutti coloro che abbiano soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese o che siano transitati ed abbiano sostato dal 01 febbraio 2020 nei Comuni italiani interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio; analogo provvedimento si applica dopo possibile esposizione al rischio di contagio per contatto con soggetti con infezione documentata da SARS-CoV-2 oppure dopo la risoluzione dei sintomi o l’interruzione dell’eventuale terapia per i donatori con anamnesi positiva per infezione da SARS-CoV-2.
Lo prevede una nuova circolare del Centro Nazionale Sangue che aggiorna le misure contro l’epidemia. Chi non è interessato dalle misure ed è in buona salute, ricordano il Cns e le associazioni e federazioni dei donatori, può invece andare a donare tranquillamente, seguendo le stesse precauzioni indicate per la popolazione generale.
“Ad oggi, il rischio di trasmissione trasfusionale di SARS-CoV-2 non è documentato, e le misure sono solo precauzionali, in accordo con quanto indicato dalle autorità europee – ricorda Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns -. In questo periodo l’attenzione è rivolta al nuovo coronavirus, ma non dimentichiamo che ogni giorno ci sono oltre 1.800 pazienti che hanno bisogno di terapie trasfusionali. Per i donatori le precauzioni da adottare sono quelle valide per tutti contro il coronavirus, ricordando sempre che il requisito fondamentale per donare è essere in buona salute, basta un raffreddore per essere esclusi”.
La circolare prevede anche, tra le altre raccomandazioni quella di misurare la temperatura ai potenziali donatori ai centri di raccolta. Le associazioni vengono invece invitate a diffondere le informazioni sul virus ai donatori. “I donatori possono continuare a donare senza timori, – afferma Aldo Ozino Caligaris, portavoce del Civis, il coordinamento delle associazioni di donatori