Lignano, Grado e Marano collegate via mare dal 2021

Lignano, Grado e Marano collegate via mare dal 2021

“Grazie al progetto Mimosa la Regione Friuli Venezia Giulia prevede di attivare, a partire dall’estate 2021, un nuovo servizio di collegamento via mare tra Lignano e Grado/Marano garantendo percorsi cicloturistici multimodali treno/nave/bus per i viaggiatori regionali e transfrontalieri. La partecipazione della Regione rappresenta anche un’opportunità per attuare le finalità del Piano regionale del trasporto pubblico locale (Prtpl) con l’obiettivo di promuovere il più forte riequilibrio dei trasporti, anche in direzione della modalità marittima”.

E’ quanto afferma l’assessore regionale ai Trasporti Graziano Pizzimenti, su proposta del quale è stata approvata dalla Giunta la delibera che prende atto dell’approvazione del progetto Mimosa a valere sul bando di selezione di progetti “Strategici” del Programma di cooperazione transfrontaliero Interreg V A Italia-Croazia 2014-2020 e assegna alla Direzione centrale infrastrutture e territorio le risorse finanziarie per un importo che ammonta a euro 718.074 di cui 610.362 cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale e i restanti 107.711 euro interamente cofinanziati da risorse statali a carico del Fondo di rotazione.

Ideata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, insieme al capofila Segretariato esecutivo dell’Iniziativa centro europea (Ince-Cei,) e approvata nell’ambito del programma di Cooperazione territoriale transfrontaliera Interreg Italia-Croazia, l’iniziativa avrà una durata di 34 mesi e potrà contare su un budget complessivo di circa 7 milioni di euro.

Il progetto coinvolge un’ampia partnership istituzionale che vede protagonisti, tra l’altro, l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e numerose altre rappresentanze croate, e intende affrontare la sfida per aumentare la multimodalità. L’intento è quello di rendere più accessibile e sostenibile lo spostamento dei passeggeri nell’intera area, riducendo l’impatto del trasporto sull’ambiente, avviando un cambiamento che coinvolga l’intero territorio transfrontaliero e i collegamenti regionali