Palmanova, 18 lug – “L’emergenza coronavirus in Friuli Venezia
Giulia è sotto controllo dal punto di vista sanitario, ma ci sono
alcune situazioni, legate all’arrivo da oltre i confini
nazionali, che devono essere monitorate e gestite con attenzione,
grazie alla collaborazione tra Stato, Forze dell’ordine e
Regione. È un lavoro che, a nostro parere, dev’essere
intensificato capendo anche come potrà essere organizzato
l’eventuale isolamento sanitario considerando che, nell’eventuale
aumento delle presenze, il Friuli Venezia Giulia non può farsi
carico da solo di un fenomeno che riguarda l’intero Paese”.
Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con
deleghe a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, durante
il meeting in videoconferenza con i vertici delle prefetture di
Trieste, Udine e Gorizia, nel corso del quale è stata posta
particolare attenzione al fenomeno dell’immigrazione sia
clandestina sia regolare.
Il vicegovernatore ha portato all’attenzione delle prefetture il
fatto che “non essendo presenti nuovi focolai di origine
autoctona, l’incremento di contagi da Covid-19 registrato negli
ultimi giorni in Friuli Venezia Giulia è dovuto esclusivamente a
casi ‘di importazione’, ovvero cittadini di altri Paesi o
provenienti dall’estero che hanno contratto il coronavirus al di
fuori dell’Italia e sono poi giunti in regione. A questi si
stanno aggiungendo nuove tipologie dovute anche all’approdo di
imbarcazioni nei nostri scali, che ci fanno alzare il livello di
guardia. In questo momento sono in via di predisposizione le
procedure sanitarie per un caso positivo segnalato dal Ministero
della salute su una nave nel golfo di Trieste”.
Riccardi ha quindi spiegato che “in considerazione del continuo
aumento dell’infezione nell’area balcanica il ministro Speranza
ha agito in modo corretto inserendo nuovi Paesi nell’elenco delle
nazioni dalle quali è in via emergenziale arrivare in Italia. Il
Governo ha riconosciuto il rischio rappresentato dalla
propagazione del virus attraverso le vie terrestri e la Regione,
data la posizione strategica del Friuli Venezia Giulia, è pronta
per quanto di sua competenza a offrire supporto allo Stato e alle
Forze dell’Ordine nelle azioni che verranno sicuramente attuate
nell’area di confine. Essendo quella più esposta, per ragioni
geografiche e socio-economiche, la nostra regione rappresenta
infatti un importante baluardo a tutela della salute dell’intero
Paese, che non può rischiare una nuova ondata di infezioni”.
Il vicegovernatore ha infine rimarcato “che l’immigrazione è un
tema delicato che va affrontato con particolare attenzione
durante una pandemia. Il nostro Paese è stato il primo in Europa
a doversi confrontare con il Covid-19 pagando un prezzo molto
elevato in vite umane e sacrifici da parte di tutti i cittadini.
È quindi fondamentale non vanificare gli sforzi compiuti finora e
continuare ad adottare strategie e comportamenti che riducano la
diffusione del virus, attenendosi e facendo rispettare i
provvedimenti adottati a livello nazionale, tra cui anche le
verifiche sugli arrivi di persone dall’estero. Un’attenzione – ha
concluso Riccardi – che riguarda i controlli dei flussi di
transito e le strutture per le eventuali quarantene”.
ARC/MA/ep
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